Ancora nessuna risposta dall’Upsv, l’Ufficio per la Pianificazione e Strategia di valutazione, che è entrato in possesso dei questionari compilati dagli studenti che si sono pronunciati sulle caratteristiche degli insegnamenti passati a setaccio. Gli interessati hanno risposto, attraverso apposite schede, sulla qualità della didattica, la disponibilità del docente, l’organizzazione dell’orario, nonché hanno espresso un proprio giudizio sui testi di studio e sul materiale bibliografico consigliato. L’indagine è stata condotta e portata a termine a fine aprile, come ci ha dichiarato la referente della Presidenza, la dottoressa Marina De Maio. “Tutto si è concluso senza incidenti di percorso, anzi devo sottolineare la collaborazione che tutti i docenti ci hanno mostrato rendendo più agile il nostro lavoro. Adesso però siamo in attesa dei risultati”. A chiederli, infatti, sono proprio i professori interessati dal test di valutazione, per capire che cosa vada corretto nel modo di insegnare, come migliorarlo e, soprattutto, quale sia stato il giudizio degli studenti sull’attività didattica. Una curiosità legittima che serve, stando alle intenzioni del Preside Nazzaro, a dare una grossa mano di comprensione nel rapporto docente – studente. Ma la questione è tutt’altro che risolta, anzi, per dirla in una sola parola, è totalmente ingarbugliata. Non mancano, infatti, solo i risultati di questa trance di lavoro, ma anche quelli inerenti all’anno accademico ’98 – ’99. Un anno di ritardo di cui non si comprende il motivo vista la puntualità della Facoltà. Sulla questione abbiamo chiesto il commento del professor Arturo De Vivo, titolare dell’insegnamento di Letteratura latina, oltre che responsabile del Nucleo di valutazione per Lettere; ci ha consigliato di rivolgerci direttamente all’Upsv, alla sede centrale di Corso Umberto. E’ probabile che nei prossimi giorni si potrà sapere qualcosa in merito, o almeno si spera. (Elviro Di Meo)
