Scienze Politiche Criminologia, disciplina di grande fascino

Profiling, NCIS, Criminal Minds: sono alcuni dei telefilm del genere ‘crime’ che tanto vanno di moda in questi ultimi anni e che sicuramente hanno avvicinato i giovani alla criminologia. Tant’è che fioccano le adesioni ad ogni corso attivato dalle Università. È stato così anche alla (ormai ex) Facoltà di Scienze Politiche. “Rivolto agli studenti della Triennale in Scienze Politiche, il corso, alla sua seconda edizione, ha riscosso apprezzamenti anche da parte di quanti hanno scelto un percorso più internazionalistico. Quest’anno parte il 28 febbraio e raccoglie un massimo di 50 studenti, numero ideale per poter lavorare bene”, spiega la prof.ssa Giovanna Palermo, titolare della cattedra. Il corso, di introduzione allo studio della criminologia, è articolato in una parte istituzionale, in cui si affrontano le principali teorie sulla devianza, in un’ottica interdisciplinare, partendo dagli studi bioantropologici fino a quelli psicologici, psicoanalitici e sociologici, e in una parte basata su laboratori tematici su sicurezza, prevenzione e criminalità organizzata. “Non si affronta il tema della criminalità sotto l’aspetto giuridico, del diritto penale, ma si cerca di andare più a fondo, alle origini del problema, capire il perché si delinque, studiando i condizionamenti sociali o psicologici che possono aver influenzato il soggetto criminale”, sottolinea la docente. L’approccio, quindi, è fortemente interdisciplinare, “si richiama al diritto, alla sociologia, alla psicologia, con una prospettiva che va oltre il reato in sé. Ogni assassino, ogni criminale ha la sua storia, e noi cerchiamo di capire cosa c’è dietro le persone che commettono reato. Inoltre, ci concentriamo anche sulla criminalità organizzata, analizzando il fenomeno mafioso nelle sue varie sfaccettature, per offrire agli studenti uno sguardo sulla realtà che, purtroppo, li circonda”. Non vengono, così, deluse le aspettative di chi si avvicina al corso pensando di andare oltre la semplice analisi giuridica. Gli studenti – fa notare la docente – nutrono “una curiosità personale – magari anche mediatica – verso l’argomento, di cui sanno però ben poco. C’è anche chi mi ha chiesto se questo fosse un corso di criminalistica (indagini). Tutti, poi, dopo un po’ di lezioni, finiscono per dedicare la loro attenzione ad un aspetto particolare, più sociologico, più legato alla sicurezza o alle politiche sociali”. A testimonianza del gradimento dei corsisti dello scorso anno “alcuni studenti hanno chiesto di poter svolgere la tesi con me; due laureate triennali  sono interessate a proseguire in questo settore con una Magistrale in Criminologia, che è attiva solo presso l’Università di Bologna, sede di Forlì”. Anche se ancora non esiste un albo dei criminologi e gli sbocchi occupazionali possono sembrare incerti, l’approccio alla materia adottato dalla prof.ssa Palermo, basato anche sulla discussione in aula e all’incontro con esperti, ha fatto i suoi proseliti. Ma quali caratteristiche deve avere chi si avvicina a questa disciplina? “Il tipo di approccio alla criminologia fa parte della materia di studio: lo spiego durante il corso! – afferma – Ma possiamo anticipare che lo studente necessita di una visuale ampia, che gli consenta di andare oltre quello che vede, oltre il semplice dato oggettivo, per andare dentro il fenomeno. In generale, comunque, uno studente di Scienze Politiche deve essere dotato di coscienza critica e curiosità verso la realtà che lo circonda”.
Valentina Orellana
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