VETERINARIA attende per aprile la visita della Commissione Europea

Gli aspiranti veterinari si preparano alla visita della Commissione EAEVE, che giungerà ad aprile. Sentono che la loro Facoltà abbia le carte in regola per farcela a superare il difficile test. “Secondo me abbiamo ottime possibilità di sperare che Veterinaria non venga chiusa. Ci stiamo dando parecchio da fare per questo. Abbiamo rapporti con gli allevatori sul territorio, aiutiamo i professionisti, osserviamo come si lavora nelle aziende”, fa presente il rappresentante degli studenti Emanuele D’Anza. L’edificio dove ha sede Veterinaria è un ex convento, non si trova certo in una prateria, luogo ideale per una Facoltà del genere, perciò il lavoro da fare per renderla idonea ai parametri della Commissione Europea è abbastanza duro. “Noi studenti saremo coinvolti più dei docenti nella valutazione, perché gli esaminatori dovranno rendersi conto se effettivamente abbiamo recepito gli insegnamenti dei professori e se conosciamo la materia a livello pratico. Si valuta il prodotto, non la filiera”. Lo stress da prestazione si accumula, se si considera il periodo di esami. “I più difficili nell’iter di uno studente di Veterinaria sono quelli di Anatomia Fisiologica e Patologica e Semiotica Medica. Discorso a parte merita Clinica Medica che è un corso annuale, ovvero l’esame si può dare solo a giugno”. Questo è previsto per il quarto anno e richiede particolare impegno, perché consiste nella capacità di diagnosticare una malattia. Emanuele afferma che per superarlo basta “seguire molto attentamente a lezione, perché il docente impronta l’esame su quello che spiega, e calendarizzare le attività, schematizzando il lavoro da fare man mano, per non trovarsi con un programma infinito all’ultimo momento”.
- Advertisement -




Articoli Correlati