Si premia il merito e si lavora per scongiurare gli abbandoni al primo anno

Scongiurare gli abbandoni e premiare il merito. È questo, da un po’ di tempo, il leitmotiv al Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Lo ribadisce il Direttore, prof. Furio Cascetta, a proposito delle iniziative e delle novità per il nuovo anno accademico all’interno di un Dipartimento che custodisce due anime culturali, quella industriale e quella informatica. Anche quest’anno, sono quattro le borse di studio messe al bando per studenti meritevoli, quattro premi per ogni anno accademico, due per l’area industriale e due per l’area informatica. “Abbiamo appena consegnato i premi di studio ai quattro studenti che si sono distinti nell’anno accademico 2015-2016 durante una breve cerimonia avvenuta nella Presidenza in presenza di docenti e rappresentanti degli studenti – racconta il prof. Cascetta – un’occasione per divulgare l’esempio degli studenti vincitori e per sottolineare quanto il Dipartimento sia attento ai suoi frequentatori”. Cinquecento euro cadauno è la somma in denaro che i ragazzi hanno ricevuto per essere entrati in graduatoria sulla base di una serie di indicatori di cui la giuria esaminatrice tiene conto nel mese di settembre, quando si giunge alla scelta della rosa dei premiati. Luigi Vetrella e Francesco Piccirillo (area informatica), Rocco Vitale e
Salvatore Vertuccio (area industriale), questi i nomi degli studenti che hanno vinto perché soddisfano in toto i criteri di valutazione utilizzati: un voto alla maturità superiore a 85/100, un soddisfacente numero di esami sostenuti nell’arco dell’anno accademico, un’elevata media ponderata, il raggiungimento di almeno 30 crediti formativi per essere uno studente in regola secondo lo standard europeo. “Stiamo lavorando affinché sia aggiunto un altro
importante criterio di valutazione – aggiunge il Direttore di Dipartimento – in funzione del reddito familiare, in modo da sostenere le famiglie meno abbienti. Questo è un progetto per l’imminente futuro”. Un monito che si addiziona ad un’altra iniziativa pro studenti alla sua prima prova. “L’impegno accademico si concentra quest’anno sul tema dell’abbandono agli studi al primo anno, una realtà negativa da combattere nel nostro dipartimento”, afferma il prof. Cascetta che intanto comunica un incremento del 5-7% delle immatricolazioni 2016-2017 rispetto agli scorsi anni (188 nell’area industriale, 247 per quella informatica, per un totale di oltre 400 immatricolazioni).
La figura dello studente “monitore”
Il Dipartimento ha così inventato, in collaborazione con la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, la figura del Monitore, uno studente più anziano, magari all’ultimo anno della Triennale o già iscritto al Corso di Laurea Specialistica, che diventa una sorta di motivatore e tutor per le matricole in difficoltà. “Questi studenti hanno un contratto part-time per svolgere un vero e proprio monitoraggio a sostegno del tutoraggio”, spiega il professore. In questo modo, in particolare durante il primo semestre che risulta in genere quello più delicato e drammatico per il neo studente universitario, i Monitori seguono nei corsi di recupero le matricole che magari, dopo il test di ingresso,
hanno riportato lacune e debiti che potrebbero scoraggiarli e favorirne poi l’abbandono del corso. Lo studente si sente così non solo seguito ma anche capito, perché un conto è l’approccio docente-studente, più istituzionale e meno informale, e un altro è l’approccio studente-studente, molto più rilassato e sicuramente aperto. “Questa è una prova, ma alcuni docenti, in questo primo giro di prove intercorso, hanno riscontrato già un certo miglioramento nei risultati, grazie proprio al monitoraggio effettuato dagli studenti più anziani. Ci auguriamo che questo nuovo modello riduca nel tempo gli abbandoni e migliori notevolmente le perfomance studentesche”.
Claudia Monaco
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