Tra gli elettori anche i rappresentanti degli studenti membri del Consiglio di Dipartimento, ossia Adele Cipollone, Amelia Cristiano, Francesco De Angelis, Ester Picone, Jessica Romano, del gruppo Attivamente, e Adriano Manzella, Marilisa Franca Mozzillo e Salvatore Ragozzino, del gruppo Insieme. Strutture e didattica: cosa c’è da migliorare per gli studenti? “Bisognerebbe meglio valorizzare gli ingenti spazi a disposizione – afferma Cipollone – adibendoli ad aree utili per le attività degli studenti. Innanzitutto, la presenza di bagni doppi per ciascun piano, tra l’altro non ben funzionanti, è davvero eccessiva: basterebbe tenerne una sola batteria efficiente e destinare i restanti spazi a laboratori, ulteriori aule o sale letture. Inoltre, bisognerà capire come sarà rinnovato il punto ristoro, al momento non attivo. Nella stessa area potrebbero essere installati tavoli e sedie per consentire un punto d’appoggio agli studenti”. Riguardo alla didattica: “C’è necessità di dare agli studenti un piano semestrale per gli esami – ritiene il gruppo di rappresentanti – in modo che gli stessi possano meglio organizzare lo studio. Medesimo discorso per i crediti formativi afferenti alle attività varie presenti nel nostro piano di studi: per il Corso di Laurea Triennale sono ben sette i punti da accumulare e non essendoci una calendarizzazione non c’è possibilità per lo studente di organizzarsi. Lo stesso dicasi per le sedute d’esame, che molto spesso sono troppo ravvicinate o addirittura cadono nello stesso giorno per più esami”. Altro tasto dolente, la forte affluenza all’aula studio del Dilbec, bacino di utenze provenienti dai più disparati Dipartimenti dell’Università Vanvitelli: “Purtroppo, sebbene molto ampia, la nostra Biblioteca non riesce a sopperire alle esigenze di tutti gli iscritti – afferma Romano – pertanto sarebbe utile munire gli studenti di una card che attesti l’appartenenza al Dipartimento, spendibile sia nelle varie convenzioni istituite con gli enti, sia per l’accesso alla Biblioteca ed ai parcheggi”. Infine i giovani, all’unisono, auspicano che il nuovo Direttore possa essere una persona “aperta al dialogo con gli studenti”.