Candidata alla guida del Dipartimento la prof.ssa Chirico

Sarà il 20 novembre il giorno deputato alle elezioni del nuovo Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Vanvitelli. Il prof. Marcello Rotili – attuale guida del Dilbec – sarà chiamato al passaggio del testimone. Le operazioni avverranno mediante la procedura di e-voting, dove vi sarà la possibilità di esprimere il proprio suffragio in forma elettronica. Alla consultazione elettorale saranno chiamati i membri del Consiglio di Dipartimento. L’elettorato passivo spetta ai professori di prima fascia – vale a dire gli Ordinari Maria Luisa Chirico, Rosanna Cioffi, Riccardo Lattuada e Luigi Loreto. Solo nel caso di mancato raggiungimento del quorum nelle prime due votazioni, sarebbero eleggibili anche i professori di seconda fascia.   La Commissione elettorale sarà composta dalla prof.ssa Rosanna Cioffi, decano del Dilbec, dal Direttore uscente Rotili e dalla dott.ssa Anna Giordano. Fissate anche le date di altre eventuali votazioni: la seconda, terza e quarta votazione rispettivamente il 21, il 28 ed il 29 novembre dalle ore 11.00 alle 13.30.
Candidata alla direzione la prof.ssa Maria Luisa Chirico, Ordinario di Filologia classica: “Con la mia candidatura metto a disposizione la lunga esperienza acquisita nella governance dell’Università, tanto in Dipartimento, con l’ufficio di Presidenza del Corso di Studi in Lettere che ho contribuito a fondare, quanto in Ateneo, ieri come componente del Consiglio di Amministrazione, oggi del Senato Accademico”. Una personalità di spicco, da sempre presente nell’ambito universitario, che ha dunque ben chiari gli obiettivi da conseguire. “La figura del Direttore di Dipartimento e le sue caratteristiche ideali vanno anzitutto collegate ai compiti che a tale figura sono assegnati dalla legge: coordinare una struttura organizzativa complessa che si occupa sia dello svolgimento della ricerca scientifica sia delle attività didattiche e formative, la quale abbia anche la capacità di correlarsi con l’esterno. Si tratta evidentemente di un impegno non semplice – afferma la Chirico – che richiede non solo capacità di gestione ma anche disponibilità di ascolto delle istanze rappresentate da tutti i componenti dell’Istituzione: docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo. Inoltre, per il Dilbec, in particolare, si tratta di una fase molto importante e delicata: quale primo Dipartimento della nostra Università, siamo candidati al riconoscimento dell’eccellenza a livello di competizione nazionale. In caso positivo, il futuro Direttore, insieme con il Dipartimento, sarà chiamato a produrre uno sforzo supplementare che negli anni a venire sancisca il consolidamento definitivo del brillante risultato adesso in via di acquisizione”. Per quanto riguarda, invece, le proposte che potrebbero conoscere cittadinanza nell’agenda del futuro vertice di via Perla, la docente non ha dubbi: “Ritengo che come priorità assoluta debba esserci l’attivazione di un Dottorato di Ricerca, che sia inclusivo di tutte le anime del Dipartimento. Bisognerà poi lavorare almeno su altri due fronti, che sono vitali per il futuro dell’Università nel suo complesso: il rafforzamento della dimensione internazionale nei campi della ricerca e della didattica e lo sviluppo della cosiddetta ‘terza missione’, ovvero della capacità di interrelazione del Dipartimento col suo territorio di appartenenza, al fine di intercettarne le diverse sollecitazioni”.
Di pareri simili anche gli altri docenti decani del Dipartimento. “Il futuro Direttore dovrebbe essere espressione dell’ambito di Lettere – afferma il prof. Loreto, docente ordinario di Storia Romana – e capace di adottare soluzioni innovative anche all’interno del settore scientifico e didattico. Si potrebbe fondare una rivista che segua l’attività di ricerca del Dilbec, ma anche l’introduzione di un Dottorato specifico ad indirizzo filologico-storico. Di più, ritengo che sia ugualmente importante concentrarsi sull’attività didattica che abbisogna di essere ulteriormente potenziata”. Da ultimo, ad avviso della Prorettrice alla Cultura Cioffi, docente di Storia della critica d’arte e Storia dell’arte moderna, la figura apicale non deve limitarsi ad assumere le vesti di semplice burocrate: “Il futuro Direttore deve avere a cuore l’efficienza della struttura, che si manifesta nelle attività di carattere scientifico, ma anche nella dimensione dinamica con una presenza capillare sul territorio, che sia capace di imporsi su scala nazionale ed internazionale. In generale, deve essere una figura in grado di far funzionare tutti gli ingranaggi del meccanismo universitario. In una sola parola, una personalità con esperienza, che esprima un profilo scientifico notevole”.
Maria Teresa Perrotta
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