Studio-lavoro in Australia e Canada per gli aspiranti giuristi

Amanti della lontana terra dei canguri o affascinati dalla bellezza nordica dei grandi laghi, c’è un’avventura che fa per voi. Si chiama Work&Study Australia e Canada. “Questo progetto – spiega il prof. Girolamo Tessuto, docente di Lingua inglese – nasce dall’esigenza di formare un giurista che sappia muoversi in ambito internazionale. Qualunque sia il sapere scientifico e la preparazione degli studenti, la lingua inglese e la cultura dei Paesi nativi è fondamentale per un curriculum appetibile fuori dai confini nazionali”. Perché proprio questi due Paesi così lontani? “Abbiamo scelto l’Australia e il Canada perché sono Paesi autoctoni della lingua e della cultura inglese. Sono posti in cui la lingua è un veicolo nativo, pronta per essere appresa nella sua forma più pura. Non avrebbe avuto senso – commenta il docente – scegliere zone in cui l’inglese è lingua franca. A questo punto, saremmo potuti restare in Europa, ma lo spirito dell’esperienza sarebbe stato stravolto”. Il progetto prevede, infatti, accanto ad un periodo di studio-lavoro, che gli studenti siano a contatto con la cultura del luogo, imparando a conoscerne i segreti. “Il soggiorno dovrà essere formativo e professionalizzante, ma al contempo dovrà permettere ai ragazzi di interagire con la cultura del posto. In termini linguistici e culturali, il giurista dovrà cogliere tutte le possibilità, atte alla formazione in ambito internazionale. Occorre ricordare che la lingua è il primo veicolo, qualora si voglia accedere al Parlamento Europeo, alla Corte di Giustizia Internazionale o alle Nazioni Unite”. L’iniziativa, che verrà presentata il 9 aprile (Aula Pessina, ore 15.00), coinvolgerà in seguito anche gli altri Dipartimenti della Federico II. Le modalità di partecipazione verranno rese note nel corso della presentazione ufficiale: “Il progetto sta venendo alla luce grazie alla collaborazione con la ILS di Roma (International Language School), ente che lavora da anni con il circuito ministeriale. Sarà proprio l’ILS – che si occupa di soggiorni studio all’estero – a presentare l’esperienza, sciogliendo le riserve. In quella sede conosceremo anche i fondi a disposizione. L’aspetto economico, si sa, è importante”. 
Per ora, i ragazzi interessati possono familiarizzare con lo studio della lingua inglese seguendo il corso del prof. Tessuto, che ripartirà il 1° aprile. Perché “requisito essenziale per poter partire sarà conoscere, almeno in parte, l’inglese. D’altronde si va all’estero per perfezionare le proprie conoscenze, per confrontarsi con un nuovo mondo e ampliare gli orizzonti lavorativi, ma una base di partenza è necessaria”. Proprio come fa notare il docente ai ragazzi che seguono le sue lezioni: “Molti studenti sognano studi forensi internazionali in cui fare carriera. Altri vorrebbero diventare manager di grandi imprese. Altri ancora aspirano a diventare imprenditori di se stessi. A tutti ricordo sempre che l’inglese è lingua franca nel mondo, requisito necessario per affermarsi. A volte, poi, la conoscenza di una sola lingua straniera non basta. Il non conoscerne nemmeno una equivarrebbe a partire con una marcia in meno rispetto agli altri concorrenti presenti sul mercato”. 
(Su. Lu.)
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