Finora abbiamo registrato 107 iscritti, quasi trenta studenti in più rispetto allo scorso anno. Stiamo risalendo”. È in ripresa il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche. A presentare il trend positivo di immatricolazioni è il Coordinatore del Corso, il prof. Stefano Bonatti di Biologia Applicata. Una buona notizia per un anno accademico che si è aperto con un esordio: il percorso in inglese. Al momento sono diciannove, tutti italiani, i ragazzi che hanno scelto di seguire le lezioni in lingua straniera. Un numero più ridotto rispetto alle adesioni iniziali: “all’inizio sono arrivate una cinquantina di iscrizioni, poi via via sono andate diminuendo. Siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto, visto che a scegliere questa nuova soluzione è stato il 20% del totale delle matricole. È un percorso che permette di acquisire e migliorare alcune conoscenze, ma richiede qualche sacrificio ulteriore. Basti pensare che, per ragioni linguistiche, si segue un giorno in più rispetto ai colleghi del Corso in italiano”. In tanti, quindi, hanno deciso di ritornare sui propri passi entro il termine ultimo del 31 ottobre. Adesso, chiunque desideri passare da un canale all’altro dovrà attendere che prima cali il sipario sulla sessione di esami, a fine febbraio. Proprio in tema di esami, “abbiamo cercato soluzioni per non spaventare chi scegliesse il canale in inglese. Per evitare le difficoltà dettate dal colloquio orale, avevamo pensato di sottoporre a tutti dei test scritti a risposta aperta. L’idea però non è piaciuta agli ‘italiani’, quindi abbiamo adottato una nuova contromisura”. Nello specifico: “per il Corso tradizionale resta tutto invariato. Per quello in inglese, invece, in relazione agli esami che prevedono l’orale, lo studente può scegliere se sostenere il colloquio o se farsi valutare attraverso uno scritto a risposta aperta”. Una premura che pare si sia rivelata eccessiva, visto che, sui 19 studenti del secondo canale, in pochi hanno dichiarato di non sentirsi pronti a discutere in lingua. Ancora qualche settimana per trarre un ulteriore bilancio dalle camicie d’esame. Nel frattempo restano buone impressioni per l’andamento dei lavori in classe: “la sensazione è che l’atmosfera in aula fosse positiva dal punto di vista degli studenti ma anche dei docenti”.







