Soddisfazione per i lavori di ristrutturazione realizzati al Policlinico, proposte finalizzate al perfezionamento dell’Erasmus, dialogo con i docenti per abolire gli attuali due blocchi, tra secondo e terzo anno e tra quarto e quinto, in favore di un nuovo sistema che ponga un unico ostacolo esattamente a metà cammino, quindi dopo il primo triennio. Risultati raggiunti e obiettivi da perseguire. Sono questi gli argomenti principali messi in risalto dalle rappresentanze studentesche di Medicina. A soffermarsi innanzitutto sul miglioramento delle strutture è Fabio Giovanni Abbate: “molti problemi sono stati risolti. Abbiamo ottenuto la riapertura della biblioteca, che resta fruibile fino alle dieci di sera e nella quale è stato messo a posto il sistema di aerazione. La Scuola ascolta molto le nostre problematiche. Il Presidente prof. Califano ha perfino autorizzato il personale ad aprire le aule agli studenti che ne fanno richiesta quando i posti per studiare sono tutti occupati”. L’attenzione ora va alla didattica: “la nostra idea è di prevedere un solo blocco che divida il triennio preclinico da quello clinico. I professori sembrano d’accordo con noi, ma dobbiamo ancora lavorarci”. Evoluzioni si attendono anche in tema di internazionalizzazione: “abbiamo elaborato una petizione per chiedere l’attivazione di un Ufficio di mobilità Erasmus di Dipartimento. In pochi giorni abbiamo raggiunto 507 firme. Dobbiamo fare presto, visto che tra fine febbraio e marzo c’è il bando”. Torna sul tema dell’unico blocco e mostra fiducia un altro rappresentante, Rosario Ferrigno: “abbiamo già ottenuto l’avallo dalla Sottocommissione Tecnico-Operativa Allargata, il massimo organo decisionale all’interno delle varie Commissioni di Medicina”. Al momento, dunque, si può dire che la proposta “è stata accettata. Ne vanno discussi i particolari e verificati alcuni aspetti di natura tecnica. Credo che ne parleremo per la fine del mese. Per allora contiamo di poter disporre di una bozza dettagliata”. La riforma “agevolerebbe la carriera degli studenti, che non sarebbero costretti a fare le corse per superare i due blocchi”. Lo afferma Domenico Annunziata, che si concentra poi su una novità dell’Erasmus: “quest’anno in Ateneo è stato approvato un nuovo regolamento che introduce un colloquio motivazionale obbligatorio. Il nostro obiettivo è che si continui a dare maggior peso alla carriera pregressa e alle certificazioni linguistiche, adottando l’ultimo parametro soltanto in caso di parità tra due o più candidati”. Michele Bellettieri aggiunge: “il colloquio motivazionale può essere ottimo, ma è necessario che sia trasparente, quindi vanno pensate delle misure in tal senso”. A suo avviso, però, l’attenzione non va destinata solo a chi si allontana dall’Italia: “la sede di Medicina è distante dal centro storico. Questo è un handicap per molti ragazzi stranieri che trascorrono un periodo di studio da noi. Se vogliamo favorire l’internazionalizzazione, dobbiamo agevolare le partenze, ma dobbiamo anche essere bravi a ricevere. Molti studenti sono disorientati. Perciò, già nella prossima riunione, ho in mente di sottoporre la questione dell’integrazione dei ragazzi che arrivano da altri Paesi, per aiutarli da un punto di vista didattico, così da favorire la ricchezza dello scambio”.
Didattica, l’obiettivo è arrivare ad un unico blocco alla fine del triennio
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