Un lavoro di riqualificazione ambientale degli Istituti superiori: il tema del Laboratorio di Progettazione Tecnologica, che sta volgendo a conclusione, tenuto dalle professoresse Maria Isabella Amirante e Antonella Violano nell’ambito del corso di Innovazione Tecnologica per la Qualità Energetica del Costruito. “I ragazzi, divisi in gruppi, sono stati impegnati nella realizzazione di progetti che consentano alle scuole, sempre più aggredite dall’edilizia urbana, di recuperare i propri spazi vitali”, spiega la prof.ssa Amirante che è Presidente del Corso di Laurea in Scienze per l’Architettura e l’Ingegneria. I lavori saranno sottoposti a valutazioni tecniche “per appurarne l’applicabilità”. Per consentire di concludere i lavori per tempo, il 27 gennaio le docenti hanno organizzato un workshop che ha tenuto impegnati gli studenti dalle 9.30 alle 18.30. “Abbiamo pensato a questa iniziativa per consentire a tutti gli studenti di stare al passo con la conclusione del Laboratorio”, afferma la Amirante. Dividere gli studenti in gruppi e farli lavorare in aula è un metodo che li invoglia ad essere costanti nello studio, come sottolinea la docente: “Solitamente il 90% dei ragazzi sostiene l’esame nella sessione immediatamente successiva alla conclusione del corso”. Grande partecipazione dei ragazzi, dunque, nonostante “le otto ore di lezione siano state accorpate negli ultimi tre giorni della settimana” per “consentire agli studenti di svolgere il tirocinio nei primi tre giorni”. Una disposizione che non è piaciuta alla Amirante perché “dovendo seguire il corso per tre giorni consecutivi, i ragazzi non hanno il tempo di approfondire a casa quanto svolto in classe”.
L’eco dei disagi organizzativi si è sentita, seppur in maniera lieve, in tutta la Facoltà. I laboratori previsti al secondo anno del Corso di Laurea in Architettura “sono stati accorpati tutti al primo quadrimestre per l’astensione dalle lezioni dei ricercatori”, dice il professore Marino Borrelli, Presidente del Corso. Nonostante ciò, “le lezioni si sono svolte regolarmente” ed è stato registrato “un consistente numero di frequentanti”. Quello dei ricercatori continua in ogni caso a destare forte preoccupazione: “da sempre l’Università italiana ha considerato i ricercatori come forza-docenza”; privarsi di questa risorsa significa mettere a rischio l’offerta formativa. Borrelli, però, dichiara che “nonostante lo spostamento al primo quadrimestre dei corsi tenuti dai professori ordinari e associati, la didattica si è svolta con regolarità. Il nostro Corso di Laurea funziona benissimo, i ragazzi non possono lamentarsi”. Resta da vedere cosa succederà al secondo quadrimestre: “non conosciamo ancora le intenzioni dei ricercatori. Se l’astensione continuerà è chiaro che dovremo prendere i giusti provvedimenti”, conclude Borrelli.
(Ba.Le.)
L’eco dei disagi organizzativi si è sentita, seppur in maniera lieve, in tutta la Facoltà. I laboratori previsti al secondo anno del Corso di Laurea in Architettura “sono stati accorpati tutti al primo quadrimestre per l’astensione dalle lezioni dei ricercatori”, dice il professore Marino Borrelli, Presidente del Corso. Nonostante ciò, “le lezioni si sono svolte regolarmente” ed è stato registrato “un consistente numero di frequentanti”. Quello dei ricercatori continua in ogni caso a destare forte preoccupazione: “da sempre l’Università italiana ha considerato i ricercatori come forza-docenza”; privarsi di questa risorsa significa mettere a rischio l’offerta formativa. Borrelli, però, dichiara che “nonostante lo spostamento al primo quadrimestre dei corsi tenuti dai professori ordinari e associati, la didattica si è svolta con regolarità. Il nostro Corso di Laurea funziona benissimo, i ragazzi non possono lamentarsi”. Resta da vedere cosa succederà al secondo quadrimestre: “non conosciamo ancora le intenzioni dei ricercatori. Se l’astensione continuerà è chiaro che dovremo prendere i giusti provvedimenti”, conclude Borrelli.
(Ba.Le.)