Via Nuova Agnano, trasporto pubblico poco efficiente, gli studenti utilizzano l’auto

È una delle strutture più recenti della Federico II, ma anche la sede di via Nuova Agnano sembra non essere esente da diverse problematiche. Prima tra tutte, una posizione non facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto, aspetto che costringe molti studenti ad automunirsi. 
“Qui, ad Agnano – spiega Valentina Delle Cave, iscritta al I anno di Ingegneria Informatica – mi trovo bene. Le aule sono adatte al numero degli studenti, anche se alcune volte abbiamo problemi con il caldo”. La studentessa si trova in aula studio: “Si riesce a studiare in modo tranquillo e in compagnia, penso sia fondamentale”. Meno piacevole il viaggio per arrivare in sede: “Vengo da Varcaturo e raggiungo l’università con la macchina. Il traffico mi costringe a partire un’ora e mezza prima dell’inizio dei corsi. Se solo i mezzi pubblici fossero affidabili, ci sarebbero meno problemi per molti studenti, anche a livello economico. Una soluzione diversa è praticamente impossibile. Da Varcaturo partono diversi pullman, ma non vengono rispettati gli orari”. Poi, passa all’aspetto didattico: “Devo dire che mi sto trovando molto bene. Ho avuto fortuna sia con l’orario dei corsi sia con i docenti. Per ora le loro lezioni sono state fondamentali, oltre che molto chiare. I tre esami iniziali certo non sono semplici, ma neanche i più complicati del mio Corso di Laurea. Tuttavia, mi spaventano perché la situazione è decisamente nuova. Spero, comunque, di riuscire a superare le difficoltà e abituarmi alla vita universitaria”. 
Francesco De Riggi, anche lui al primo anno di Ingegneria Informatica, racconta: “Per adesso procede tutto bene. L’esame di Analisi I è più complicato, mentre quelli di Fisica e Informatica risultano più interessanti come materie. Le ore di lezione sono distribuite abbastanza bene”. La sede in cui seguire le lezioni resta unica: “Raggiungo Agnano con l’auto. Provengo da Nola, ma non incontro problemi in tal senso”.
“Il secondo anno – afferma Michele Pommella, di Ingegneria Informatica – sapendo a cosa si va incontro e compresi i ritmi, si affronta con un’ottica diversa. Le ore di lezione, seppur tante, sono ben distribuite. Anche se inizialmente l’orario presentava qualche buco, hanno subito provveduto a modificarlo nel momento in cui è stata fatta presente la difficoltà. Frequento tutti i corsi in questa sede. Sono della provincia, di Marano precisamente, e lo spostamento comporta le sue difficoltà. Con i mezzi pubblici si tratta di una traversata sfiancante di più di due ore. Ho provato ad utilizzarli il primo semestre dell’anno scorso, ma con risultati negativi. Ora utilizzo l’auto, una grande comodità, anche se impiego comunque circa un’ora di viaggio. Se i trasporti pubblici funzionassero con puntualità, senza saltare le corse, sarebbe una gran cosa. In ogni caso, non ho mai imputato nessuna colpa all’Ateneo o responsabilità di alcun tipo per questo tipo di problematiche. C’è da dire, però, che quella di Agnano non è proprio una sede a portata di mano”.
A Simone Penna, sempre al II anno di Ingegneria Informatica, il problema non sembra pesare troppo: “Per adesso tutto bene. Abitando a Pianura, utilizzo la Cumana o gli autobus. Tutto sommato, non mi posso lamentare.  Impiego 45 minuti se tutto va bene”.
Alessandro Poziello, II anno di Ingegneria Informatica, guarda anche ad altre piccole problematiche: “Il semestre procede bene, nessun problema a livello organizzativo, poiché tutte le lezioni sono ad Agnano e gli orari sono tranquilli. La struttura non è male, tranne qualche sedia qui e là leggermente rotta. In un’aula, inoltre, c’è un proiettore non funzionante, che riproduce le slides in giallo, ma il problema è stato segnalato già da più di un mese senza alcun miglioramento. Nonostante la struttura sia stata riverniciata da poco, ci sono infiltrazioni d’acqua”. Poi, continua: “Raggiungo l’università in auto o in treno. La tangenziale spesso è bloccata, mentre i treni sono in ritardo ed in pessime condizioni. Provengo da Casoria e, purtroppo, per raggiungere la sede impiego da un’ora, in auto con traffico, alle due ore circa con i mezzi pubblici”.
Abbastanza tranquillo Gianni Rosato, al secondo anno di Ingegneria dell’Automazione: “Per ora gli orari sembrano fattibili e i professori disponibili. Seguo ad Agnano, fortunatamente senza mai cambiare sede. Nelle aule funziona tutto, non posso lamentarmi di proiettori, microfoni e attrezzature varie. Vengo da Montesanto, prendo la Cumana. Non funziona molto bene, ma, quando passa, impiego meno di 20 minuti per arrivare in sede”. Gli esami non sono tutti molto accessibili: “Ci sono alcune materie, come Fisica 2, Modellistica e simulazione o Metodi matematici, che sono molto complicate. Un po’ dipende dalla materia difficile in sé, in parte dal professore che è alquanto incomprensibile”. Non tutti i problemi restano irrisolti: “Ad inizio semestre ci hanno sistemati in un’aula di 30 posti mentre siamo in 70, ma il professore ha risolto velocemente”.
Rosario Franco, al terzo anno fuoricorso di Ingegneria delle Telecomunicazioni, offre una panoramica più ampia della situazione spazi ad Ingegneria: “I lavori di ristrutturazione di Piazzale Tecchio sono terminati e nella sede di via Claudio hanno finalmente ricostruito i bagni, diventati già da anni qualcosa di terribile. Quello che, da un punto di vista logistico, manca sono i posti per studiare. Bisognerebbe riattivare subito la biblioteca che c’era prima in via Claudio, cosicché almeno gli studenti possano distribuirsi, soprattutto durante la frequenza dei corsi, tra le due principali sedi, ossia Piazzale Tecchio e via Claudio. Si continua, invece, a fare a gara a chi arriva prima e occupa più posti possibili”. Servizi igienici: “sapone e pulizia, salvo forse nella sede di Monte Sant’Angelo, scarseggiano. Ristrutturare i bagni e poi non pulirli adeguatamente non mi sembra molto produttivo. Questo al di là dell’inciviltà degli studenti, da dare per scontata. Ad Agnano la struttura è messa male, eppure è stata realizzata da pochi anni. In giornate di forte pioggia alcuni finestroni perdono acqua e l’edificio si allaga, soprattutto alcune aule. Certe cose, insomma, andrebbero riviste e risolte. Certamente le sedi non si possono ricostruire, ma neanche aspettare che peggiorino”. La situazione non migliora in fatto di spostamenti: “Raggiungo con molti problemi l’università con Circumflegrea e R6, pullman sempre affollato e a scarsa frequenza. I costi degli abbonamenti sono proibitivi, eppure paghiamo ogni anno circa 140 euro di tassa regionale per il diritto allo studio”. Lo studente segnala: “Ad Agnano si sostengono gli esami di informatica. I docenti invitano a portare i nostri pc portatili poiché il numero di postazioni computer funzionanti nei laboratori non copre quello degli studenti che partecipano agli appelli. Insomma, non tutte le postazioni sono funzionanti”.
“Alcune aule – racconta Alessio, terzo anno di Ingegneria dell’Automazione – sono troppo piccole e restano inutilizzate, mentre i bagni sono impraticabili. Quest’ultimo disagio, però, è legato anche all’inciviltà dei ragazzi. Tutto sommato, la struttura è ottima”. Anche lui sceglie di spostarsi con un mezzo di trasporto privato: “Sono motomunito. Provengo da Mugnano e impiego dai 25 ai 35 minuti per raggiungere la sede. Se piove, i minuti diventano anche 40”. Poi, passa alla didattica: “Le materie non sono tanto un problema, a parte due corsi, Programmazione I e Misure per l’automazione e la produzione industriale, che, a mio parere, trattano argomenti non pertinenti, che si discostano troppo dalla formazione di un ingegnere dell’automazione”. Tanto lavoro anche per gli esami da tre crediti: “dovrebbero prevedere un carico di studi minore, invece non è così”.
Fabiana Carcatella
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