Il rinvio del progetto di Riforma della Gelmini? “Non posso che accoglierlo favorevolmente se coincide con l’ipotesi di confrontarsi, di ragionare nelle sedi istituzionali – ad esempio su governance e riforma dei concorsi-. Non posso che essere soddisfatta che finalmente si parli con le parti”. Poi aggiunge: “Va benissimo il confronto, resta però il problema della 133”.
La legge 133. “La legge 133 al momento è legge, ed è lì che ci sono i tagli, il blocco delle assunzioni e del turn-over”. Dunque? “Va bene parlare della Riforma. Ma non se ne può parlare con i drastici tagli già operativi”. “Poi che l’Università sia da riformare siamo tutti d’accordo. Però con l’accetta non si fanno le riforme. Se si taglia indiscriminatamente, senza criteri di valutazione, stiamo parlando d’altro”. “Intanto, dal 2010 non si permetterà a nessun ateneo di sopravvivere. Nel 2009 parte già il taglio del turn-over, ma in modo più soft. Dal 2010 il taglio dell’FFO sarà drastico e dunque colpirà tutti i 77 atenei italiani. Perché a carico delle Università ci saranno anche gli incrementi stipendiali”.
La protesta degli studenti. “Atteggiamento civile e responsabile. Ho già solidarizzato con la loro protesta. Ed anche come Senato Accademico ci siamo espressi. Questo rinvio è anche merito loro, certo. Gli studenti si stanno dimostrando molto maturi ed utilizzano forme nuove di protesta garantendo alle istituzioni di fare didattica, ed al contempo consentendo una comunicazione più ampia (con le lezioni per strada). Al contempo restituiscono all’opinione pubblica una diversa immagine dell’Università”.
La legge 133. “La legge 133 al momento è legge, ed è lì che ci sono i tagli, il blocco delle assunzioni e del turn-over”. Dunque? “Va bene parlare della Riforma. Ma non se ne può parlare con i drastici tagli già operativi”. “Poi che l’Università sia da riformare siamo tutti d’accordo. Però con l’accetta non si fanno le riforme. Se si taglia indiscriminatamente, senza criteri di valutazione, stiamo parlando d’altro”. “Intanto, dal 2010 non si permetterà a nessun ateneo di sopravvivere. Nel 2009 parte già il taglio del turn-over, ma in modo più soft. Dal 2010 il taglio dell’FFO sarà drastico e dunque colpirà tutti i 77 atenei italiani. Perché a carico delle Università ci saranno anche gli incrementi stipendiali”.
La protesta degli studenti. “Atteggiamento civile e responsabile. Ho già solidarizzato con la loro protesta. Ed anche come Senato Accademico ci siamo espressi. Questo rinvio è anche merito loro, certo. Gli studenti si stanno dimostrando molto maturi ed utilizzano forme nuove di protesta garantendo alle istituzioni di fare didattica, ed al contempo consentendo una comunicazione più ampia (con le lezioni per strada). Al contempo restituiscono all’opinione pubblica una diversa immagine dell’Università”.







