“A dicembre ripeteremo l’esperienza presso la Sacra Rota. Visitare il Tribunale dello Stato di Città del Vaticano è sempre emozionante per chi segue le lezioni”, afferma la prof.ssa Maria D’Arienzo, titolare della cattedra di Diritto Ecclesiatico, “una disciplina altamente professionalizzante che spesso si trascura, quando, invece, ci distingue da altre Università. Consiglio ai ragazzi di non escludere questa branca del diritto, sia durante il percorso universitario che nel post laurea. Questo mondo riserva molte sorprese e sarebbe un peccato non sfruttarle tutte”.
A fine ottobre il Dipartimento ha ospitato in Aula Pessina due giornate di studio dedicate al novantesimo anniversario dei ‘Patti Lateranensi’ e della legge sui culti ammessi. Il convegno dal titolo “1929-2019. Novant’anni di rapporti tra Stato e confessioni religiose. Attualità e prospettive”, promosso dalla prof.ssa D’Arienzo, ha accolto numerosi ospiti tra cui il Segretario di Stato della Città del Vaticano il Cardinale Pietro Parolin. “L’importanza dell’evento che si è svolto a Napoli – sottolinea la docente – denota la tradizione del Diritto Ecclesiastico nella nostra città. Non dimentichiamo che alla Federico II è stata istituita la prima cattedra in Italia di questa disciplina con il prof. Francesco Scaduto. La stessa presenza del Segretario Parolin non era così scontata ed è stato un onore enorme poter ascoltare la sua esperienza”. La ricorrenza del novantesimo anniversario della riforma legislativa “è stata l’occasione per riflettere sull’importanza che la svolta concordataria ha avuto nella nuova politica sottesa ai rapporti tra diritto e religioni. L’anniversario è stato colto come un’opportunità di riflessione, non tanto sul passato, quanto sulle prospettive attuali che tale sistema di rapporti con le confessioni religiose implica, in una concezione della storia intesa in senso crociano, quale storia del presente”. Ospite anche il Sindaco Luigi De Magistris, “la cui presenza ha sottolineato simbolicamente l’interazione continua, soprattutto negli ultimi anni, tra il mondo accademico e la città. Il sindaco ha mostrato una grande sensibilità rispetto alle questioni non solo sociopolitiche, ma soprattutto giuridiche, che riguardano il fattore religioso e la trasformazione delle dinamiche di rapporto di cui le istituzioni anche territoriali sono sempre più protagoniste”. La presenza del Cardinale Parolin “ha permesso di esaminare modalità di interrelazione Stato-Chiesa diverse dal tradizionale accordo di vertice denominato Concordato e che, stando alla disamina delle ultime esperienze, stanno assumendo un ruolo sempre più incisivo nell’integrare, completare e specificare la normativa concordataria”. Parliamo di: “Bilateralità diffusa e delle nuove problematiche in materia di immigrazione, e anche l’impegno sulle questioni ecologiche”. Si evidenzia sempre più “una nuova dimensione nella politica dei rapporti tra Stato e confessioni religiose, in senso sempre più ‘multilaterale, attraverso forme di collaborazione sussidiaria’”. Il convegno si è concluso con una riflessione sulle prospettive future della legislazione negoziata. Vi è stata, poi, la cerimonia di consegna dei volumi in onore del prof. Mario Tedeschi, docente di Diritto Ecclesiastico della Federico II.
A fine ottobre il Dipartimento ha ospitato in Aula Pessina due giornate di studio dedicate al novantesimo anniversario dei ‘Patti Lateranensi’ e della legge sui culti ammessi. Il convegno dal titolo “1929-2019. Novant’anni di rapporti tra Stato e confessioni religiose. Attualità e prospettive”, promosso dalla prof.ssa D’Arienzo, ha accolto numerosi ospiti tra cui il Segretario di Stato della Città del Vaticano il Cardinale Pietro Parolin. “L’importanza dell’evento che si è svolto a Napoli – sottolinea la docente – denota la tradizione del Diritto Ecclesiastico nella nostra città. Non dimentichiamo che alla Federico II è stata istituita la prima cattedra in Italia di questa disciplina con il prof. Francesco Scaduto. La stessa presenza del Segretario Parolin non era così scontata ed è stato un onore enorme poter ascoltare la sua esperienza”. La ricorrenza del novantesimo anniversario della riforma legislativa “è stata l’occasione per riflettere sull’importanza che la svolta concordataria ha avuto nella nuova politica sottesa ai rapporti tra diritto e religioni. L’anniversario è stato colto come un’opportunità di riflessione, non tanto sul passato, quanto sulle prospettive attuali che tale sistema di rapporti con le confessioni religiose implica, in una concezione della storia intesa in senso crociano, quale storia del presente”. Ospite anche il Sindaco Luigi De Magistris, “la cui presenza ha sottolineato simbolicamente l’interazione continua, soprattutto negli ultimi anni, tra il mondo accademico e la città. Il sindaco ha mostrato una grande sensibilità rispetto alle questioni non solo sociopolitiche, ma soprattutto giuridiche, che riguardano il fattore religioso e la trasformazione delle dinamiche di rapporto di cui le istituzioni anche territoriali sono sempre più protagoniste”. La presenza del Cardinale Parolin “ha permesso di esaminare modalità di interrelazione Stato-Chiesa diverse dal tradizionale accordo di vertice denominato Concordato e che, stando alla disamina delle ultime esperienze, stanno assumendo un ruolo sempre più incisivo nell’integrare, completare e specificare la normativa concordataria”. Parliamo di: “Bilateralità diffusa e delle nuove problematiche in materia di immigrazione, e anche l’impegno sulle questioni ecologiche”. Si evidenzia sempre più “una nuova dimensione nella politica dei rapporti tra Stato e confessioni religiose, in senso sempre più ‘multilaterale, attraverso forme di collaborazione sussidiaria’”. Il convegno si è concluso con una riflessione sulle prospettive future della legislazione negoziata. Vi è stata, poi, la cerimonia di consegna dei volumi in onore del prof. Mario Tedeschi, docente di Diritto Ecclesiastico della Federico II.