Un progetto sviluppato nell’ambito del corso di Storia dell’Industria alla Magistrale in Economia e Commercio
Il polo siderurgico di Bagnoli, ex Ilva poi Italsider, ‘O cantiere’ per gli operai napoletani, ha rappresentato le speranze di crescita economica della città, è stato oggetto di romanzi e canzoni, ma anche una fonte di grande inquinamento e impatto paesaggistico. Due studenti della Federico II, Gennaro Calabrese e Federico Raiola, hanno studiato la parabola dell’acciaieria per un progetto del corso di Storia dell’Industria della Magistrale in Economia e Commercio, tenuto dal professore Giacomo Zanibelli, e presentato i risultati della loro ricerca in occasione del convegno nazionale della Società Italiana di Storia Ambientale (SISAM) a Napoli (26 – 28 settembre).
Il progetto non è il solito “paper scientifico”, ma un poster: “Volevo rendere più accattivante con una ricerca visuale innovativa il primo approccio degli studenti alla ricerca scientifica di livello superiore, che di solito avviene dopo il conseguimento della laurea, e magari attrarli alla formazione di terzo livello e proseguimento degli studi – spiega il prof. Zanibelli – E l’idea del poster è stata vincente, perché gli studenti di Storia dell’Industria ci si sono dedicati con passione e dedizione”.
In particolare il progetto di Gennaro e Federico, ‘Passato, presente e futuro dell’area siderurgica di Bagnoli’, ricostruisce la “cronistoria del polo siderurgico, dalla nascita allo smantellamento, e i tentativi di bonifica, la geografia dell’area e analizza il rapporto tra capitale umano e territorio, un aspetto chiave per recuperare l’area intesa come bene comune ed eredità ambientale – racconta il docente – Volevo trasmettere la mia esperienza e gli studi del Dipartimento sui Commons, i beni comuni, nel Mezzogiorno, di cui mi occupo dal 2021 con la prof.ssa Alessandra Bulgarelli, per aiutarli a realizzare un’analisi coinvolgente e a tutto tondo”.
Il legame di Federico e Gennaro con l’ex acciaieria
Quale migliore occasione allora del convegno del SISAM per presentare il poster? Federico Raiola e Gennaro Calabrese condividono un legame con l’ex acciaieria: il primo abita a Bagnoli, i nonni del secondo erano operai nello stabilimento. “È un tema che mi tocca direttamente, che si trova nel mio quartiere, e che pensavo di conoscere totalmente, ma ho scoperto cose che non sapevo della nostra area e del livello di inquinamento e impatto ambientale che ha colpito il mare in particolare”, racconta Federico.
Gli studenti hanno ricercato la storia del polo dalle origini nel 1910 fino alla chiusura del 1991, analizzando anche “materiale fotografico e documenti dell’epoca che abbiamo trovato alla Biblioteca di Bagnoli e che ci hanno aiutato a capire la situazione”. Si sono concentrati poi sulle iniziative di rilancio e bonifica nel tempo, come Bagnoli futura, associazione che congiungeva sia il Comune che soggetti privati, tutte fallite: “Abbiamo capito che le strategie messe in atto non puntavano solo a colmare un bilancio economico ma anche sociale – spiega Gennaro – L’inquinamento ha compromesso il territorio, ma c’è una forte volontà di recuperare e fare dell’Italsider un simbolo di rinascita sostenibile”.
Resta infatti uno “spiraglio di speranza”: grazie al Protocollo d’intesa di Meloni del luglio 2024, ai fondi della Regione e dell’Unione Europea, i lavori di bonifica sono ripresi con Commissario il sindaco Gaetano Manfredi. “Credo che sia un pezzo importante della storia della città e un’opportunità per il futuro – continua Gennaro – Volevamo sensibilizzare e far riflettere sul fatto che l’Italsider occupa più di 120 ettari di terreno, uno spazio enorme, e se si lavora insieme è possibile rigenerarlo”.
Un’ultima parola va all’idea del poster, che entrambi hanno trovato “stimolante, perché c’era la sfida di dover sintetizzare diversi argomenti in uno spazio limitato”, e “attraente e più accessibile per il pubblico, perché il poster cattura l’attenzione e stimola curiosità e discussione”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.15 – 2024 – Pagina 9







