Didattica e ricerca fortemente raccordate nella sede di San Giovanni

“Sono molto soddisfatto e molto gratificato sia dall’esito delle elezioni, che dalla fase precedente il voto. Usando una prassi non istituzionale, perché il Presidente viene eletto dal Consiglio di Scuola, ho preferito percorrere una strada di maggiore capillarità: ho chiesto agli undici Dipartimenti e alle rappresentanze studentesche di poter avere degli incontri, che si sono rivelati utilissimi. Queste riunioni, propedeutiche alla consultazione, mi hanno consentito sia di presentare ciò che era stato fatto, sia di raccogliere le istanze, le esigenze, i punti di vista dei colleghi”. Il prof. Piero Salatino, eletto per un secondo mandato alla guida della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base il 6 dicembre, con larga maggioranza, parla così a qualche giorno dal voto, sottolineando come la Scuola stia crescendo, si senta sempre più una comunità. Grazie al lavoro di squadra, si possono affrontare le criticità ancora esistenti in linea di continuità con quanto realizzato finora. “La Scuola all’inizio era un libro bianco, su cui adesso stiamo iniziando a scrivere delle cose. Molte di queste hanno ricevuto apprezzamenti. Così cresce la fiducia e l’interesse verso questo organo”.
Lo spirito su cui si fonda il lavoro del prof. Salatino è, dunque, quello di accrescere lo spirito partecipativo in cui la Scuola trova il suo punto di forza, andando oltre quelle che sono le strutture di governo che non permettono una partecipazione troppo ampia: “Il Consiglio è composto da circa 120 delegati, a fronte di una popolazione di più di mille docenti e ricercatori e di 30 mila studenti. Numeri importanti che richiedono senso di partecipazione. Il momento pre-elettorale ed elettorale ha rappresentato un ulteriore passaggio in questo senso”. Nell’agenda di lavoro quindi è prioritario “proseguire su questo percorso di integrazione e migliorare il coordinamento didattico tra i Corsi di Studio e tra i Dipartimenti. Condizioni che si realizzano anche attraverso aspetti pratici come la semplificazione delle procedure burocratiche, perché a volte il tempo impiegato in aspetti procedurali è eccessivo e condiziona la possibilità di dedicarsi ad aspetti più sostanziali. È necessario anche si promuovano sempre…
 
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