Croazia e Lituania diventeranno nella prossima estate laboratori a cielo aperto per una decina di studenti dei Corsi di Laurea Triennale in Biologia e Magistrale in Marine Biology and Aquaculture. Sono infatti in programma due BIP (Blended Intensive Programme). Uno con l’Università lituana di Klaipeda, l’altro con l’Ateneo croato di Zadar. “Gli allievi che parteciperanno al BIP con la Croazia – dice la prof.ssa Francesca Carella, Coordinatrice della Magistrale in inglese – seguiranno una parte teorica on line relativa alle problematiche dell’inquinamento e all’ecologia del mare Adriatico. Sosterranno un esame e poi parteciperanno ad una campagna di misurazione della qualità delle acque”. In Lituania “le attività di campo si svolgeranno nella laguna dei Curi, che ha problemi di inquinamento molto importanti, a causa dei quali ci sono abnormi fioriture batteriche, con effetti devastanti sull’ecosistema”.
I BIP, sottolinea la docente, “offrono l’opportunità ai partecipanti di svolgere quell’attività pratica della quale hanno moltissimo bisogno, anche per capire cosa fare dopo la laurea. Mi sembra che suscitino notevole interesse, che suscitino la curiosità degli studenti in Biologia. I numeri di quest’anno lo confermano. Ho già ricevuto 25 candidature da studenti della Triennale e una quindicina da allievi della Magistrale”.
Sono 35 quest’anno gli immatricolati a questo Corso di Laurea: “In aumento, e ipotizzo che la crescita sia dovuta anche al lavoro che abbiamo svolto su Universitaly, il portale destinato agli stranieri che vogliono studiare in Italia. Sono infatti cresciute in particolare le richieste presentate da ragazze e ragazzi provenienti da Paesi stranieri. Abbiamo ricevuto ben 250 richieste. Alla fine, se ne sono iscritti 12, soprattutto iraniani e pachistani. C’è sicuramente un problema legato ai tempi di rilascio dei visti. Universitaly apre le candidature a febbraio e gli interessati hanno tempo fino a novembre. Molti non ce la fanno a districare tutte le pratiche necessarie e riprovano l’anno successivo. C’è un ragazzo pachistano che chiede di iscriversi alla Magistrale da tre anni”.
La Magistrale coordinata dalla prof.ssa Carella si accinge ad avviare un percorso che dovrebbe sfociare in una nuova modifica dell’ordinamento, la quale, se sarà approvata, entrerà in vigore tra un paio di anni: “Vorrei intensificare le attività di laboratorio. In questa ottica, mi sto attivando anche affinché si possano attrezzare in Dipartimento stanze con vasche di mantenimento degli animali marini. Abbiamo già un piccolo spazio con vasche che contengono invertebrati: oloturie, ricci e molluschi bivalvi”. L’ordinamento in vigore in questo momento è stato modificato non molto tempo fa.
Una delle novità introdotte è il curriculm sull’allevamento di specie non destinate alla produzione alimentare, ma alla conoscenza dei cicli biologici delle specie a fini conservativi: “Sempre più importante, oggi, è la Marine Restoration, il ripristino della biodiversità che stiamo perdendo a causa dell’impatto antropico sugli ecosistemi marini. È centrale che si capisca perché perdiamo specie selvatiche e che si provi a rimediare. Abbiamo dunque elaborato il nuovo curriculum, che si differenzia in maniera notevole da quello più legato all’acquacoltura in senso classico e tradizionale”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n. 3 – 2025 – Pagina 20