“Servirebbe qualche corso di potenziamento perché al primo anno pochi superano Matematica”. Giuseppe Maglietta, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Dipartimento di Agraria e laureando in Tecnologie Alimentari, lancia una proposta per il suo Corso di Laurea. “Molti immatricolati – dice – provengono da Istituti Alberghieri e capita che non abbiano basi solidissime in quella materia. Per questo i corsi sarebbero utili”.
Propone, inoltre, di migliorare l’attività di laboratorio. “Sono reduce – racconta – da un soggiorno in Spagna, a Murcia, dove ho vissuto e studiato per qualche tempo nell’ambito del Progetto Erasmus. Ebbene, lì l’attività di laboratorio è molto intensa ed è svolta molto bene sin dal primo anno. Sarebbe bello se anche qui si irrobustisse la parte dei laboratori e si incrementassero le visite nelle aziende. Sono parte fondamentale della formazione di un tecnologo alimentare. In tre anni di Corso di studio ho partecipato solo ad una visita a un caseificio della provincia di Salerno con il professore di Produzioni Animali”. Sarebbe utile prevedere i tirocini anche alla Triennale e non solo alla Magistrale perché “capita che non pochi dei nostri laureati di primo livello poi si immatricolino altrove. Per esempio a Nutrizione.
Vanno via senza che abbiano frequentato alcun tirocinio nell’ambito delle tecnologie alimentari ed è un’occasione persa”. Al di là delle specifiche problematiche del Corso di Laurea che frequenta, Maglietta evidenzia, poi, alcune difficoltà di carattere generale: “in molte aule ci sono pochissime prese elettriche. Immagino sia difficile intervenire in un edificio come la Reggia, che è naturalmente soggetto a molti vincoli per preservarne la bellezza. Tuttavia per noi studenti è un problema non poter collegare alle prese il computer.
C’è poi il tema del collegamento internet. Nelle aule funziona, negli spazi esterni ad esse spesso no. Poiché trascorriamo qui molto tempo delle nostre giornate, la mancanza può provocare un certo disagio”. Agraria, sottolinea peraltro lo studente, è un Dipartimento dove i ragazzi sono seguiti con attenzione dai docenti, anche grazie alla circostanza che non sono moltissimi, e dove da poco è stata rinnovata la biblioteca, con indubbi vantaggi per chi la utilizza anche come aula studio: “C’è poi da evidenziare l’opportunità di frequentare in uno spazio straordinariamente bello e ricco di storia”. Si trova “molto bene” ad Agraria Elia Amato, 22 anni, iscritto al Corso di Laurea Triennale in Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali.
Racconta: “ho l’impressione che negli ultimi anni il Dipartimento sia molto cresciuto”. Il suo vero problema è legato alla mobilità: “Sono di Agerola, raggiungere Portici con i mezzi pubblici è piuttosto difficile e richiede molto tempo. Utilizzo l’auto”. Il suo sogno? “Vorrei lavorare in un’azienda agricola come libero professionista”. Vive ad Agerola anche Gregorio Buonocore, compagno di corso di Elia e come lui laureando in Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali. “Gli esami più impegnativi del mio percorso di studio – racconta – sono stati finora Chimica al primo anno e poi Entomologia”. Come Elia, Gregorio vorrebbe proseguire con la Magistrale e poi aprire un’azienda agricola ad Agerola: “Mi piacerebbe mettere al servizio del mio territorio le competenze che sto acquisendo qui ad Agraria”.
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Ateneapoli – n. 3 – 2025 – Pagina 18