Commerciale, l’esame più ostico

Cosa ne pensano gli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza del proprio percorso universitario? Quali sono i punti di forza e quelli più ostici? Le opinioni raccolte fotografano una realtà tutto sommato “a misura di studente”, sebbene qualche grattacapo dato dagli esami. Prevedibilmente, la disciplina scoglio è Diritto Commerciale. “La mia esperienza universitaria – spiega Fabio, studente all’ultimo anno – ha avuto un inizio positivo anche grazie al fatto che ero accompagnato dai miei amici del Liceo. Nel passaggio dagli studi superiori all’Università, l’aspetto più interessante è quello di poter gestire lo studio in maniera autonoma, senza dover essere in ansia ogni giorno per l’imminente interrogazione”. Fabio afferma che di positivo c’è anche la socialità (“ho stretto nuove amicizie”), ritiene però che vada perfezionata “l’organizzazione didattica, in quanto non c’è un vero e proprio sostegno agli studi. Solo negli ultimi anni sono stati introdotti i corsi di recupero e sostegno, iniziati da pochi docenti a cui poi hanno aderito tutti”. Gli esami più difficili: “Diritto Costituzionale – per motivi personali in quanto mal assorbivo la materia – e Diritto Commerciale, più che altro per la Commissione troppo esigente”. Se dovesse consigliare una dote indispensabile per fare bene all’università, senza dubbio direbbe: “la costanza”. Troppa distanza fra studenti e docenti, è quello che ha percepito all’inizio degli studi Gaetano, oggi prossimo alla laurea: “Soltanto nell’ultima parte degli studi ho trovato meno barriere comunicative”. Più pratica accanto alla teoria, il suo auspicio, perché è indispensabile per…
 
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