Ad Ingegneria si studiano le fibre naturali, ecocompatibili e a basso costo

Tutela ambientale e valorizzazione delle risorse naturali sono locuzioni entrate ormai nel lessico comune, usate spesso in modo vago e vacuo da più o meno esperti. Al Dipartimento di Ingegneria dell’Università Parthenope, invece, la ricerca in questo campo trova le sue applicazioni più concrete e all’avanguardia. Il lavoro condotto
dal prof. Raffaele Cioffi, Presidente del Corso di Laurea di Ingegneriaù Gestionale, insieme al suo team
composto da ricercatori, dottori di ricerca, dottorandi, ne è l’esempio. Un primo campo di studio innovativo
è quello dedicato all’individuazione di fibre naturali a bassissimo impatto ambientale, quali la canapa, la iuta, i cotoni biologici, per renderle sempre più appetibili alle industrie tessili e migliorare la qualità dei capi. “Proprio pochi giorni fa – racconta il prof. Cioffi – abbiamo organizzato un convegno durante il quale si è discusso della caratterizzazione analitica dei prodotti al fine di garantire la rispondenza della qualità alla normativa ambientale
e alla certificazione Ecolabel. Questa iniziativa era pensata in particolare per i prodotti tessili. Quello dell’industria tessile è un settore molto forte nel nostro territorio, e in Italia in generale, per questo la sua valorizzazione è fondamentale per la nostra economia. Il nostro lavoro di ricerca è volto all’individuazione di prodotti naturali, quali
fibre e tessuti, che siano ecocompatibili e allo stesso tempo economici. Il ruolo della ricerca deve essere, infatti, anche quello di offrire alle aziende del settore dei prodotti che siano concorrenziali”. La piaga dei prodotti a basso costo, provenienti dall’Asia, rappresenta un problema non solo per l’economia nostrana, ma anche per la salute pubblica, visto lo scarso controllo a cui sono sottoposti questi prodotti d’importazione. “La nostra attività è rivolta al potenziamento della sicurezza industriale, perché quanto più aumenta la sicurezza industriale, tanto più vengono
potenziate le nostre imprese e cresce la valorizzazione dei prodotti certificati”. Il legame tra ricerca e territorio è
allora fortissimo: “La nostra azione di supporto alla certificazione e di consulenza ad aziende del territorio è prolifica, e sono sempre di più i progetti che vedono coinvolte aziende campane. I nostri progetti rientrano per lo più tra le attività che trovano finanziamenti regionali o ministeriali, ma saranno oggetto anche di Horizon 2020. Tutte le attività del Dipartimento sono rivolte alla valorizzazione delle risorse e alla produzione di energie alternative: settori in grande crescita”. Così un secondo piano di ricerca è quello relativo alla tutela e valorizzazione delle risorse energetiche, e il laboratorio IDRICA Scarl, diretto dal prof. Cioffi lavora proprio su questo. “La Campania e la scuola napoletana sono sempre stati avanti nella ricerca in campo ambientale – sottolinea il docente
– Il nostro Dipartimento è, infatti, sede di quattro aggregazioni pubblico-private, finanziate con i fondi Pon 2013-2015, che rappresentano per noi motivo di orgoglio. Tra questi ‘Idrica’ nasce per la gestione ottimale delle acque. È
costituito da tre Università (la Federico II, l’Università del Sannio e la Parthenope), insieme al Centro regionale
di competenza e quattro consorzi di imprese campane che lavorano nel settore di gestione delle risorse idriche. Il nostro lavoro di ricerca si concentra sul trattamento delle acque, per migliorarne la qualità. Inoltre nell’individuazione di nuovi materiali per le condutture in modo da ridurre le perdite negli impianti, così come nella creazione di sensoristica innovativa per il controllo della qualità e il monitoraggio territoriale, al fine di creare una rete di controllo informatizzata per la gestione ottimale delle risorse”. Si tratta di un lavoro svolto, quindi, in stretta sinergia con le istituzioni pubbliche e per offrire alle aziende del territorio i giusti strumenti per essere innovative e non sprecare risorse importantissime come l’acqua. “L’acqua di Napoli è di ottima qualità! – rassicura, infatti, il
prof. Cioffi – Va solo migliorata la gestione e vanno fatti maggiori controlli sulle acque di scarico, in particolare
per gli scarichi industriali e sui depuratori”. Il nostro territorio è ricco di risorse naturali, non valorizzate, anzi molto
spesso sacrificate a biechi interessi, con evidenti ricadute sul territorio sempre più degradato e sulla salute
pubblica sempre più a rischio. Ricerca scientifica per l’individuazione di fibre ecocompatibili, certificazione
di qualità e controllo e gestione delle risorse sono tutte attività strettamente legate tra di loro. “Il nostro impegno – conclude, quindi, Cioffi – è offrire gli strumenti scientifici per far nascere aziende sane, competitive e che diano anche opportunità di lavoro per i nostri laureati. La rete che stiamo cercando di creare, infatti, parte dalle scuole superiori fino alle attività industriali. Con l’Istituto tecnico Leonardo da Vinci, che ha un corso dedicato ai periti tessili, abbiamo infatti avviato un programma di tirocini che rientra nel progetto alternanza scuola lavoro voluto
dal Decreto sulla Buona Scuola di Renzi, per avviare questi futuri periti tessili verso una formazione superiore. Così come all’interno del Dipartimento svolgiamo attività di orientamento specialistico, attraverso una serie di seminari divulgativi tecnico scientifici, durante i quali avviene un fruttuoso confronto tra gli studenti delle scuole e specialisti del settore”.
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