Un entusiasmante viaggio tra antenne e satelliti per un gruppo di studenti di Ingegneria

Quattordici studenti di ‘Tecniche di Imaging Radar’ e ‘Antenne’, insegnamenti tenuti rispettivamente dai professori Vito Pascazio e Stefano Perna, al terzo anno del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica, Biomedica e delle Telecomunicazioni, il 28 maggio sono stati accolti presso il Centro di Geodesia Spaziale (CGS) “Giuseppe Colombo” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
La visita, le cui spese sono state interamente coperte dal Dipartimento, è stata organizzata dai due docenti a coronamento di un percorso che gli studenti stanno per portare a termine: “Siamo partiti lunedì sera dalla sede del Dipartimento di Ingegneria e, in autobus, abbiamo raggiunto Matera. Abbiamo cenato e dormito in un agriturismo a pochi chilometri dai laboratori dell’Agenzia Spaziale Italiana – racconta il prof. Perna – Martedì alle dieci, al Centro di Geodesia Spaziale, ci ha accolti l’ingegner Cosimo Marzo che ha guidato gli studenti in un entusiasmante viaggio tra antenne e satelliti, mostrando le sfide ingegneristiche legate alle tecnologie spaziali”. 
Diversi gli argomenti trattati durante le tre ore che gli studenti hanno trascorso nei laboratori del CGS. Hanno ricevuto notizie in merito all’acquisizione e archiviazione dei dati rilevati dai sensori satellitari italiani di telerilevamento COSMO-SkyMed e PRISMA e anche al tracciamento dei detriti spaziali, attività di cui il CGS è responsabile. Si è parlato della strumentazione del Centro che viene impiegata per varie attività come navigazione spaziale, astrometria, radioastronomia, telecomunicazioni e fisica fondamentale oltre che per la comprensione della tettonica del bacino del Mediterraneo e di un gran numero di parametri geofisici e geodinamici. Un’altra spiegazione ha riguardato poi Geodesia Spaziale, la linea storica intorno alla quale si è costituito il Centro. “Gli studenti erano curiosi e hanno posto molte domande – prosegue il prof. Perna – Li ha colpiti il discorso sui rifiuti spaziali e hanno chiesto informazioni sul gps perché incuriositi da quanto c’è dietro l’impiego di questo sistema che sembra così semplice”.
“Il viaggio è stato tranquillo – racconta Giovanna Liardo, tra gli studenti che hanno preso parte alla visita – In pullman abbiamo chiacchierato tra noi, ascoltato un po’ di musica. Siamo arrivati sul tardi e ci siamo sistemati in un agriturismo molto vicino al Centro che avremmo visitato il giorno successivo. Siamo rimasti colpiti dal fatto che il luogo fosse buio e abbiamo capito che non c’era illuminazione perché il Centro fa rilevamenti notturni e non devono esserci luci esterne. L’agriturismo era un ambiente rustico, con pareti in mattoni bianchi e il soffitto in travi di legno”. Gli studenti hanno apprezzato molto l’ospitalità: “Abbiamo mangiato bene, gnocchetti con le cozze e spigola con le patate. La sera abbiamo parlato tra noi, chiedendoci cosa avremmo visto al Centro. Noi ragazze eravamo solo quattro e siamo state in stanza insieme. È stato anche un modo per conoscerci meglio”. 
Una volta arrivati al CGS, il gruppo…
 
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