Sono passati più di quindici anni da quando lo STOA’ e la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, hanno dato vita al Master di operatore per lo sviluppo locale e internazionale.
Si tratta di un’esperienza che ha fatto da battistrada a ulteriori iniziative, nel Mezzogiorno e in Italia, volta a far sviluppare competenze e professionalità di livello elevato per la progettazione e la gestione dei processi di trasformazione territoriale. Nel caso specifico ci si è mossi in questa direzione mettendo a frutto la metodologia della progettualità e del saper fare tipici della offerta didattica dello STOA’, e la elaborazione scientifica che le scienze sociali e delle relazioni internazionali a “L’Orientale” hanno espresso in tema di azioni e interventi per lo sviluppo locale. Nel far ciò si è guardato a due percorsi di formazione (il locale e l’internazionale), distinti come ambito geografico ma centrati sullo stesso focus tematico: il territorio in ritardo di sviluppo, studiato nelle sue componenti geografico-ambientali, e monitorato ed indagato nei suoi connotati economici, sociali e politici. La prospettiva dell’internazionalizzazione, vissuta alla luce delle competenze tipiche dell’Università “L’Orientale”, nelle aree degli studi degli European Studies, del Sud est asiatico, del Mediterraneo, ha assunto un crescente rilievo nelle ultime edizioni del Master ed è stata rinforzata dalla collaborazione con il Centro Interuniversitario di Economia applicata alle politiche per l’industria, lo sviluppo locale e l’internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università Politecnica delle Marche. Le tematiche dello sviluppo, nella proiezione locale e internazionale, le politiche per il governo del territorio e per la gestione di impresa si susseguono nelle fasi iniziali del training per sedimentarsi nella prova conclusiva della formazione d’aula: la simulazione di progetto, vera e propria analisi sul campo mirata alla ricerca delle potenzialità delle realtà territoriali; esperienza di ricerca, oltre che di formazione, che ha fatto gradualmente crescere e apprezzare il modello MILD nella scala nazionale della formazione per lo sviluppo locale. Il 21 aprile prossimo, tale fase vedrà impegnati i 22 allievi del Master divisi in 4 gruppi di lavoro.
Le tematiche raccolte quest’anno riguarderanno il tema dell’Internazionalizzazione in Cina (referente: Sprint Campania); le problematiche della riqualificazione urbana di alcuni comuni campani (ref. Regione Campania – Area governo del Territorio); sulle potenzialità del settore agro-alimentare campano (referente Regione Campania – Area agro-alimentare); sull’attrazione di investimenti esteri a proposito delle nuove opportunità per lo sviluppo locale offerte da nuovi settori come quello dell’industria genetica, in collaborazione con il C.MET 05 e Regione Emilia Romagna/Regione Campania.
Si tratta di un’esperienza che ha fatto da battistrada a ulteriori iniziative, nel Mezzogiorno e in Italia, volta a far sviluppare competenze e professionalità di livello elevato per la progettazione e la gestione dei processi di trasformazione territoriale. Nel caso specifico ci si è mossi in questa direzione mettendo a frutto la metodologia della progettualità e del saper fare tipici della offerta didattica dello STOA’, e la elaborazione scientifica che le scienze sociali e delle relazioni internazionali a “L’Orientale” hanno espresso in tema di azioni e interventi per lo sviluppo locale. Nel far ciò si è guardato a due percorsi di formazione (il locale e l’internazionale), distinti come ambito geografico ma centrati sullo stesso focus tematico: il territorio in ritardo di sviluppo, studiato nelle sue componenti geografico-ambientali, e monitorato ed indagato nei suoi connotati economici, sociali e politici. La prospettiva dell’internazionalizzazione, vissuta alla luce delle competenze tipiche dell’Università “L’Orientale”, nelle aree degli studi degli European Studies, del Sud est asiatico, del Mediterraneo, ha assunto un crescente rilievo nelle ultime edizioni del Master ed è stata rinforzata dalla collaborazione con il Centro Interuniversitario di Economia applicata alle politiche per l’industria, lo sviluppo locale e l’internazionalizzazione dell’Università degli Studi di Ferrara, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università Politecnica delle Marche. Le tematiche dello sviluppo, nella proiezione locale e internazionale, le politiche per il governo del territorio e per la gestione di impresa si susseguono nelle fasi iniziali del training per sedimentarsi nella prova conclusiva della formazione d’aula: la simulazione di progetto, vera e propria analisi sul campo mirata alla ricerca delle potenzialità delle realtà territoriali; esperienza di ricerca, oltre che di formazione, che ha fatto gradualmente crescere e apprezzare il modello MILD nella scala nazionale della formazione per lo sviluppo locale. Il 21 aprile prossimo, tale fase vedrà impegnati i 22 allievi del Master divisi in 4 gruppi di lavoro.
Le tematiche raccolte quest’anno riguarderanno il tema dell’Internazionalizzazione in Cina (referente: Sprint Campania); le problematiche della riqualificazione urbana di alcuni comuni campani (ref. Regione Campania – Area governo del Territorio); sulle potenzialità del settore agro-alimentare campano (referente Regione Campania – Area agro-alimentare); sull’attrazione di investimenti esteri a proposito delle nuove opportunità per lo sviluppo locale offerte da nuovi settori come quello dell’industria genetica, in collaborazione con il C.MET 05 e Regione Emilia Romagna/Regione Campania.
Prof. Paolo Frascani
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e referente scientifico del Master in International and Local Development di Stoà
Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e referente scientifico del Master in International and Local Development di Stoà