Intervista al prof. Andrea Prota, neo Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base federiciana.
Un nuovo sito internet a fine luglio che è andato ora pienamente a regime: “Si è cercato di renderlo più ricco di informazioni e di offrire ai fruitori una navigazione più intuitiva di quanto fosse prima. Il sito è migliorato anche nelle modalità di rappresentazione delle informazioni ed è stato utile pure per le attività di orientamento che si sono svolte a settembre”, dice il prof. Andrea Prota, docente ad Ingegneria, neo Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II.
In queste settimane una delle preoccupazioni di Prota e dei suoi collaboratori in seno alla Scuola è di ottimizzare la gestione delle aule e delle attrezzature. “La Scuola – ricorda – ha in carico diversi plessi. Con il sostegno delle aree didattiche che ad essa fanno capo, degli Uffici tecnici e dell’Ufficio centrale dell’Ateneo, abbiamo un programma di interventi che dovrebbero essere realizzati in tempi relativamente rapidi. Per esempio ho effettuato sopralluoghi per verificare che le ribaltine delle sedie, quelle che gli studenti adoperano per appoggiare i quaderni e prendere appunti, siano a posto. Stiamo verificando se le tende oscuranti nelle aule ci siano e siano integre ovunque e se funzioni bene la parte dei collegamenti informatici, indispensabile all’utilizzo di diapositive e slides da parte dei docenti quando spiegano. Il plesso di Agnano, dove sono stato proprio oggi (24 settembre, n.d.r.), è tra quelli che necessitano di interventi rapidi”.
In prospettiva, “con l’Ufficio Tecnico la Scuola ha avviato le procedure affinché in ogni sede siano disponibili i banchi con la presa elettrica utile a ricaricare telefonini e computer. Abbiamo tante aule e già negli anni passati qualcosa è stato realizzato, ma ci sono ancora diverse aule prive dei banchi elettrificati. D’altronde, occorre anche considerare che nel periodo della pandemia non era facile procurarli, perché ci sono stati notevoli problemi nell’approvvigionamento dei materiali da parte delle aziende produttrici. I banchi con le prese elettriche sono in ogni aula nella sede di San Giovanni a Teduccio, ma nei plessi di Monte Sant’Angelo, di Agnano, di via Claudio e in quelli di Architettura non sono sempre presenti. In qualità di Presidente della Scuola, cerco di dare un impulso affinché si rimedi a questa carenza”.
Aree dedicate per i festeggiamenti post -laurea
Riguarda sempre gli spazi, ma va oltre l’attività ordinaria, il progetto di sistemazione delle aree esterne a ridosso dell’edificio di Ingegneria a Piazzale Tecchio: “Stiamo dialogando con la Soprintendenza per verificare la possibilità di chiudere lo spazio esterno all’edificio, che è di proprietà dell’Università. Una soluzione che ci aiuterebbe a risolvere problemi di decoro che oggi sussistono e potremmo ricavare altre aree per i nostri studenti. Per esempio, potremmo adibire quello spazio esterno alla sede dei festeggiamenti post lauream delle ragazze e dei ragazzi con i familiari e gli amici. Sono occasioni nelle quali si lanciano coriandoli, si brinda, magari si mangia qualcosa ed è giusto che questi festeggiamenti avvengano in un’area dedicata. Vorrei provare a realizzare qualcosa di simile anche nel complesso di Monte Sant’Angelo. D’altra parte in via Claudio i gazebo all’aperto sono utilizzatissimi dai ragazzi”.
A proposito di via Claudio, c’è una novità positiva. Informa Prota: “L’impresa che ha effettuato i lavori sta per consegnarci l’area parcheggio”. Quella della ricerca di nuovi spazi e del miglioramento della vivibilità dei diversi plessi universitari è una sfida che il Presidente della Scuola reputa fondamentale. “Negli ultimi anni – ricorda – sono aumentati i docenti, gli assegnisti e i dottorandi, e la Scuola, in coordinamento e in costante dialogo con la Commissione di Ateneo che si occupa proprio degli spazi, sta pensando di individuare nuove aree da destinare, per esempio, ai dottorandi. Sto raccogliendo le istanze e le idee dei Dipartimenti per proporle in Ateneo. I nuovi spazi dovranno evidentemente essere vicini a quelli che abbiamo già. A Monte Sant’Angelo c’era la pianificazione di un altro edificio e stiamo cercando di capire se è una ipotesi praticabile”.
Iniziative di socialità
A metà settembre, proprio nel complesso di via Cinthia, la Scuola ha promosso la proiezione di film alle ore 20.00 in due diverse serate. È l’avvio, se andrà in porto il progetto, di una iniziativa più ampia e corposa. In sostanza, di un cineforum. “Una delle istanze che avevo recepito nel mio programma quando avevo annunciato la volontà di candidarmi alla presidenza della Scuola – sottolinea Prota – era quella di avviare iniziative piacevoli ed utili a rafforzare il senso di comunità e di appartenenza nei nostri studenti.
In questo senso la proiezione di film a Monte Sant’Angelo è certamente utile. Hanno partecipato in molti – studenti, docenti, tecnici amministrativi. Siamo stati per un paio d’ore insieme senza scrutare compulsivamente gli smartphone, ma con lo sguardo incollato al grande schermo. Avevo raccolto l’input da diversi colleghi e con la Commissione coordinata dal prof. Paolo Massarotti la Scuola ha messo in piedi una bella due giorni di cineforum. Abbiamo regalato alle ragazze e ai ragazzi un telo per sistemarsi più comodamente a terra. Si pensa di ripetere l’evento”.
Gli spettatori hanno preso posto nei campetti sportivi che restano a tutt’oggi ben poco utilizzati. “Stiamo cercando di capire – afferma il prof. Prota – come fare. So che si vogliono promuovere diverse iniziative sportive e mi auguro che al più presto i campetti possano essere impiegati per la loro destinazione sportiva”. Conclude: “Le prime settimane alla guida della Scuola sono state certamente molto impegnative, ma non ne sono sorpreso né spaventato. Sapevo ciò a cui andavo incontro e, d’altra parte, ho già alcuni incarichi istituzionali alle spalle, in particolare quello di Direttore di un Dipartimento di Ingegneria. Conosco i meccanismi e sono confortato dal fatto che nella Scuola c’è grande capacità di lavorare insieme. Certamente persistono alcune carenze, ma siamo tutti nella stessa squadra e dobbiamo mantenere un forte entusiasmo. Lo dico anche a chi, opportunamente, mi segnala disfunzioni. Fa bene, ma poi serve anche che mi aiuti a risolverle”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n.15 – 2024 – Pagina 5