Le novità del decreto 270 per matricole ed iscritti ad anni successivi

Un’assemblea ed un opuscolo dal titolo ‘Università a 270’. Sono le iniziative messe in campo dall’AS.SI – Associazione degli Studenti di Ingegneria – per informare gli studenti, in particolare quelli del primo anno, sulla riforma universitaria e sulle modalità di passaggio al nuovo regime. Per discuterne insieme, giovedì 5 giugno, hanno affollato l’aula Scipione Bobbio studenti, personale di segreteria e docenti, in primis il Preside Edoardo Cosenza e Piero Salatino, coordinatore dei Presidenti di Corso di Laurea. “I due percorsi, triennale e magistrale, sono stati nettamente separati ed è stato posto un limite al numero degli esami. Il problema è stato trovare una mediazione tra modelli vecchi e nuovi, perché un ingegnere junior non può essere i tre quinti di un ingegnere”  spiega Salatino. Tra le novità più significative, ottenute grazie alla pressione dei rappresentanti degli studenti in Commissione Paritetica e riportate in un documento approvato in Consiglio di Facoltà, nuove procedure per gli esami suddivisi in moduli. La seduta d’esame sarà unica e per gli insegnamenti di durata annuale – è il caso di Fisica in molti Corsi di laurea – sarà prevista una prova infracorso, non obbligatoria. Tra le correzioni sono invece da menzionare, la riduzione del numero degli insegnamenti (solo tre/quattro a semestre e massimo sette in un anno), l’aumento dei crediti in relazione ai contenuti (la media complessiva è di 9 crediti ad esame; il minimo previsto è 6, il massimo 12) e la presenza esclusiva al primo anno di esami di base. A settembre verrà attivato solo il primo anno della triennale. Per il primo anno della magistrale, bisognerà ancora attendere. “Lavoriamo già a pieno regime e al limite della capienza delle aule” spiega il Preside che non dimentica di sottolineare il lavoro ‘in perfetta armonia svolto con gli studenti’. 
Per gli studenti degli anni successivi, già pubblicate le tabelle di passaggio dalla 509 alla 270. La sovrapposizione tra i due ordinamenti è quasi totale, solo pochissimi insegnamenti richiederanno un colloquio integrativo per colmare un debito di 3 crediti. “Chi ha sostenuto  pochi esami al primo anno, può valutare la possibilità di effettuare il passaggio, ma dovrà iscriversi di nuovo al primo anno” ricorda Marco Race, presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà. Previsti, infine, percorsi ‘passanti’ e ‘professionalizzanti’ per consentire l’inserimento professionale già con il titolo di primo livello. “In questi anni siamo stati tempestati di riforme. Questo però è un intervento correttivo, che mette dei cerotti sulle ferite. Abbiamo lavorato bene, insieme al corpo docente e al personale tecnico” dice Domenico Petrazzuoli, rappresentante degli studenti.
Dopo l’intervento di Luigi Napolitano, presidente dell’Assi e del parlamentino studentesco d’Ateneo, si comincia con le domande degli studenti cui risponde soprattutto il prof.Salatino. “In cosa consisterà il colloquio integrativo?” chiede un ragazzo. “Sarà una seduta come le altre con un regolare calendario, solo un po’ più semplice. Non c’è da preoccuparsi troppo. Con il passaggio non si perde niente, in qualche caso si guadagna anche e gli esami già sostenuti, cancellati nei nuovi ordinamenti, verranno valutati come insegnamenti a scelta”. “Devo recuperare un esame del primo anno, potrò seguire solo il nuovo corso 270?” chiede un altro studente. “La riforma non è una tabula rasa, il supporto didattico resta e sarà confrontabile senza problemi con quanto svolto in passato”. “Verranno curati di più gli aspetti formali o professionali?” chiedono ancora dalla platea. “Tutti i curriculum, anche quelli passanti, hanno dei contenuti professionali. Naturalmente la scelta si fa al terzo anno, quando si è più maturi e consapevoli”. “Chi ha già sostenuto il 20% degli esami del primo anno e volesse fare il passaggio?” chiede un altro ragazzo. “Situazioni molto specifiche si valuteranno singolarmente”. “Come si fa ad avere un buon ingegnere riducendo solo gli esami. È solo ottimizzazione degli argomenti?”. “Seguire molti insegnamenti in parallelo, creava di per se delle inefficienze. Ottimizzare su alcune discipline e ampliare un po’ il programma permetterà un significativo passo in avanti”. Per ulteriori informazioni su ordinamenti e tabelle: www.ingegneria.unina.it e www.assingegneria.it 
Simona Pasquale
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