Cultura e letteratura nell’Indonesia contemporanea

Come dimostrato negli ultimi mesi attraverso la visita del Rettore Tottoli in Indonesia, eventi interni e l’intensificazione degli scambi che stanno coinvolgendo studenti e docenti, il Sudest asiatico è sempre più al centro degli interessi de L’Orientale. In questa cornice si inserisce l’interessante incontro del 6 dicembre a Palazzo del Mediterraneo con Ayu Utami, scrittrice indonesiana e attivista per i diritti delle donne nota per il romanzo Le donne di Saman (circa 20 ristampe nel suo Paese d’origine), scritto in un periodo particolare per il Paese, il 1998, e che torna in auge con prepotenza per la ricorrenza dello scorso 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne) e per la bomba rivoluzionaria in Iran, deflagrata dopo il terribile omicidio della giovane Masha Amini. A tradurre il libro in italiano, nel 2010, la prof.ssa Antonia Soriente,docentedi Lingua e Letteratura indonesiana, organizzatrice e coordinatrice dell’evento, al quale parteciperanno pure le docenti Francesca Bellino e Natalia Tornesello, che si occupano rispettivamente di Lingua araba e Iran. Ma le conversazioni sull’Indonesia non si fermano a Utami: l’incontro fa parte di un ciclo di seminari (saranno riconosciuti crediti nell’ambito delle Altre Attività) intitolato Indonesia Update. Culture and Literature in Contemporary Indonesia, in svolgimento fino al 16 dicembre, per un totale di 6 incontri, sempre a cura di Soriente. L’obiettivo è offrire “una panoramica sull’Indonesia contemporanea da un punto di vista letterario e culturale. Più in generale, dare una sempre maggiore visibilità, in Ateneo, all’Indonesia e al Sudest asiatico”. Una serie di appuntamenti resi possibili sicuramente dalla presenza in Europa della popolarissima scrittrice – “qui per motivi personali e accademici” – ma anche dal prof. Robert Sibarani dell’Universitas Sumatera Utara e dal visiting professor Manneke Budiman che, nell’ambito del progetto Erasmus+, L’Orientale ha accolto come “esperto di letteratura e studi culturali dell’Universitas Indonesia, con la quale abbiamo diversi accordi che porteranno, tra l’altro, tre studenti indonesiani a Napoli, nel secondo semestre. Il filo conduttore che lega queste tre personalità riguarda senza dubbio il periodo storico che ricoprono, assai delicato: quello della cosiddetta riforma, che va dal 1998 ai giorni nostri. L’allora Presidente Haji Mohammad Suharto, dopo un regime lungo 32 anni, “è stato costretto a dimettersi, nel 1998, a seguito di manifestazioni a Giacarta portate avanti da studenti, lavoratori e contadini, costretti nelle campagne di Sumatra a dare le proprie terre alle multinazionali di palma da olio”. In questo contesto storico tumultuoso, il libro di Ayu Utami, scritto mentre il dittatore era ancora al potere, “è stato il primo ad aver evidenziato le esigenze di libertà del popolo indonesiano. Una vera e propria pietra miliare della loro letteratura: scritto da una donna, parla di donne, soprattutto delle esigenze delle donne di affermare la propria indipendenza, il proprio essere. Di tutto questo, l’autrice ne parla in maniera disincantata e con uno stile molto innovativo”. In una definizione, ‘Le donne di Saman’, è “un romanzo rivoluzionario”, conclude Soriente.

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