“Il Corso è un unicum sul territorio nazionale”

“Civiltà antiche e Archeologia: Oriente e Occidente nasce dall’accorpamento di Lettere e Beni culturali. La denominazione è di per sé esplicita, e la dice lunga sul tipo di caratterizzazioni formative”, introduce la prof.ssa Simonetta Graziani, docente di Storia del vicino Oriente antico, coordinatrice del Corso di Studi. “La fusione tra i due indirizzi – prosegue – è risultata un’operazione giusta per coloro che si occupano del mondo antico. Inoltre, l’idea della comparazione tra le due aree, oriente e occidente, rispecchia l’animo portante dell’Ateneo”. Tre i percorsi a scelta dello studente dopo un primo anno comune: Archeologia: Oriente, Archeologia: Occidente, Civiltà antiche. “Per lo spettro di discipline offerte, il Corso rappresenta un unicum sul territorio nazionale”, commenta la docente. Chi intende iniziare questo tipo di percorso “ha la possibilità di affiancare allo studio dell’archeologia classica, più specificamente quella greca, romana ed etrusca, quella del vicino Oriente, vale a dire Cina, Giappone e Iran. Le archeologie orientali sono da considerarsi un vero fiore all’occhiello dell’Ateneo”. Numerose le occasioni per gli studenti, per poter approfondire direttamente sul campo gli insegnamenti teorici. Ad esempio, “partecipare alle campagne di scavo a Cuma e Pompei, siti archeologici con cui l’Ateneo ha stipulato delle convenzioni. Inoltre, quando le situazioni politiche lo permettono, ci si sposta anche in Oriente. Sono in atto degli scavi in Cina e in Egitto. In futuro se ne apriranno degli altri, l’idea è quella di ampliare le convenzioni con altre istituzioni straniere e soprintendenze dei beni culturali”. Un ulteriore strumento didattico di apprendimento è il Museo orientale “Umberto Scerrato”, inaugurato lo scorso novembre a Palazzo Du Mesnil. “Il Museo, che contiene significative collezioni di ceramica islamica e cinese, di sigilli vicino-orientali e di reperti provenienti dall’Egitto e dal Sudan – spiega la prof.ssa Graziani, che è anche uno dei curatori del museo – nasce con uno scopo eminentemente didattico, inteso come spazio nel quale gli studenti possono fare esperienza di materiali archeologici di varia epoca e provenienza. Tutte le collezioni sono pubblicate in un catalogo bilingue italiano-inglese”. 
Il percorso della Laurea Triennale ha il suo prosieguo nella Laurea Magistrale, tuttavia sono ampi gli sbocchi occupazionali dopo la laurea di primo livello: “formiamo figure quali tecnici di scavo, assistenti di scavo, tecnici dei musei e delle biblioteche, guide e accompagnatori turistici”.
Ma quali sono le caratteristiche che deve possedere lo studente che si iscrive a questo Corso di Laurea? “Questo tipo di studi – risponde la docente – necessita di grande applicazione. Il mio consiglio alle future matricole è quello informarsi tenendo d’occhio il sito riguardo le iniziative di orientamento e partecipare alla presentazione del Corso di Laurea durante la quale vedranno materialmente ciò che andranno a studiare”. Seguire le proprie inclinazioni e passioni è il motore di qualsiasi iniziativa, “ma bisogna essere attenti ai consigli dei docenti, perché spesso l’entusiasmo, se non è accompagnato da una piena consapevolezza, può essere causa di errori, come mettere i piedi in due aree geografiche molto distanti tra loro”. Sostanzialmente, gli studenti che iniziano questo percorso di studi “hanno maturato una passione sin da bambini, oppure semplicemente hanno il fascino per l’archeologo di Indiana Jones!”, conclude la docente.
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