Per iscriversi ad Ingegneria, c’è bisogno di una propensione per le materie scientifiche, in primis Matematica e Fisica, ma ciò non significa che è necessario provenire dal liceo scientifico. “Tutte le estrazioni di partenza possono essere utili – spiega il prof. Luca Comegna, delegato all’orientamento della Facoltà – per esempio, gli studenti che provengono dai licei classici sono dediti allo studio, quelli degli istituti tecnici sono più orientati alla parte applicativa. Ciò che più importa, al primo anno, è frequentare le lezioni e organizzare lo studio”. Previsto un test di autovalutazione che si svolgerà il 5 settembre, coloro che non si presentano e/o non lo passano sono tenuti a seguire i precorsi di Matematica e Fisica; se anche la prova finale dei precorsi dovesse andar male, allora c’è l’obbligo di sostenere, prima di tutti gli altri, l’esame di Analisi I. Frequentare i corsi vuol dire “essere parte attiva nella lezione, interagire con il docente, chiarirsi i dubbi, approfondire. Tutto ciò permette di arrivare all’esame preparati e in maniera più serena possibile. Studiare da soli a casa non può funzionare, soprattutto al primo anno”.