“Studiate non solo per voi ma per il Paese”

Più di duemila studenti hanno affollato la Facoltà di Giurisprudenza per prendere parte agli “Incontri Introduttivi allo studio del diritto”, manifestazione che ha ripercorso la storia d’Italia nei suoi 150 anni d’Unità. Riflettori accesi sulla Carta Costituzionale, relatori d’eccellenza, per una cinque giorni (dal 26 al 30 settembre) di incontri dedicata all’accoglienza delle matricole. “Questi momenti sono molto importanti – ha detto il Preside Lucio De Giovanni, nel dare il benvenuto agli studenti – L’accoglienza vi dà il senso della comunità, delle istituzioni, e vi fa capire che l’Università è fatta di persone unite che vanno avanti insieme”. Perché la prima volta che si entra in Facoltà “si ha la percezione che si è entrati in una nuova storia, all’inizio di un nuovo percorso. Ci saranno momenti di difficoltà, ma noi vi siamo vicini. Un grande ideale ci accomuna: quello di farvi diventare protagonisti della realtà italiana. Quindi, studiate non solo per voi ma anche per il Paese, per risollevare le sue sorti. So che oggi siete venuti qui con qualche preoccupazione, ma sono fiducioso. Da inguaribile ottimista sono sicuro che le cose andranno benissimo. Un futuro ricco di soddisfazioni vi attende”, ha aggiunto il Preside visibilmente emozionato. A dare il benvenuto alle matricole anche il Rettore Massimo Marrelli: “Condivido appieno l’approccio della Facoltà alle tematiche affrontate. La codificazione è essenziale e il problema giuridico va dibattuto con un piglio moderno che solo i giuristi di nuova formazione possono dare. La società cambia, il diritto deve adeguarsi, per questo abbiamo bisogno di voi, di gente motivata che abbia voglia di cambiare”. Un consiglio: “se avvertite un disagio, chiedete aiuto ai vostri docenti. Ogni vostra battuta d’arresto è un nostro fallimento personale, sia dal punto di vista umano che didattico. Siamo una società e dobbiamo restare uniti”. Altro intervento significativo quello del primo cittadino di Napoli. Il sindaco Luigi de Magistris ha voluto essere presente, ripercorrendo le tappe della sua carriera universitaria: “Mi sono laureato in questa Facoltà ormai 21 anni fa. Il senso di giustizia era forte ora come allora. In questi anni le cose sono cambiate, la città affronta mille problemi sentendo però sempre nelle sue vene il valore della libertà e della Costituzione. Oggi anche voi siete chiamati a confrontarvi con l’Atto Costituente, un bene comune che dovrete portare durante il cammino, per rendere migliore il vostro futuro”. Perché chi si iscrive a Giurisprudenza “sa che deve ribellarsi ai problemi maturando un pensiero critico che dovrà restare negli anni autonomo”. Parole dense di significato anche quelle del Prefetto di Napoli Andrea De Martino: “Mettere piede a Giurisprudenza mi ha riportato al grande rispetto che ho sempre avuto per questi luoghi e per i docenti che hanno contribuito alla mia formazione. Mi auguro che anche voi abbiate un futuro universitario radioso. C’è bisogno di studenti che facciano sentire a voce alta il rispetto profondo per la Costituzione e le Istituzioni”. A concludere la prima giornata, un relatore d’eccellenza, il giurista Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità italiana, il quale racconta: “Mi sono laureato 51 anni fa, non a Napoli ma a Pisa, altra scuola ricca di storia. Oggi, in veste di docente, mi sento di dire ai giovani di andare avanti spediti. In una società che ha perso il sentimento ed il legame dato dalla solidarietà, voi avete una risorsa in più: l’uguaglianza. Il fatto di essere tutti uguali vi rende un tessuto omogeneo proiettato verso il futuro. La vostra solidarietà generazionale deve darvi la spinta per proseguire. Solo seguendo questo sentimento, proiettandolo nella vita adulta, potrete avere un percorso migliore, diventando ottimi giuristi. Un buon giurista, infatti, sa sempre cosa sia meglio per la collettività e fa di tutto per renderlo operativo”. 
Ad animare i dibattiti delle giornate successive, alcuni docenti della Facoltà, una novità di quest’anno, come ha sottolineato il Preside. In chiusura della manifestazione, l’appendice “Benvenuti in Facoltà”, quando le matricole hanno avuto modo di conoscere i professori del primo anno e quelli investiti da compiti istituzionali. Il prof. Giovanni Leone, Presidente della Commissione Didattica, ha messo in guardia gli studenti: “Sono docente di Diritto Processuale Amministrativo, una materia del IV anno. Purtroppo non tutti quelli presenti oggi riusciranno ad arrivare indenni alla fine del percorso e a sostenere questa disciplina. Non voglio scoraggiarvi, ma dopo il primo anno il 50% degli studenti lascia la Facoltà o non riesce a superare neanche un esame. Le statistiche, seppur fastidiose, contano e parlano chiaro. Per ovviare a queste difficoltà, c’è un solo metodo: la frequenza. Vi invito a rivolgervi ai docenti, sfruttando fin da subito quest’opportunità”. Il prof. Angelo Puglisi, delegato all’orientamento, ha aggiunto: “sentiamo una forte responsabilità e con consapevolezza vi diciamo: imparate a chiedere aiuto. Le difficoltà si affrontano restando insieme ed uniti. Non abbiate paura, lavoriamo per voi”. I consigli del prof. Massimo Villone, docente di Diritto Costituzionale: “il diritto definisce la nostra identità di Paese e non si studia solo dai manuali. Il diritto si apprende giorno per giorno dai giornali, dalla tv, dai piccoli gesti di vita quotidiana. Per questo non fossilizzatevi sui manuali ma guardate cose succede al di là delle aule universitarie”. Il diritto romano “non lo vedrete nei tribunali o in un codice da applicare al caso concreto. Questo diritto lo ritroverete nel corso degli anni dove meno ve lo aspettate perché ha gettato le basi per tutte le codificazioni moderne. Dovete studiarlo bene. Così sarete avvantaggiati nello studio successivo delle altre discipline. A tutti i presenti auguro un percorso ricco di soddisfazioni. Auguri quindi a tutte le matricole”, conclude il prof. Settimio Di Salvo, docente di Istituzioni di diritto romano, altra materia del primo semestre.
Susy Lubrano
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