Richiede una risposta la «tanta rabbia» espressa su Ateneapoli del 17 febbraio dal prof. Francesco Lucarelli per una presunta «zavorra» che sarebbe costituita da «tutto il settore giuridico di alcune Facoltà, Giurisprudenza in particolare». Una «colpa» da attribuire a 50/60 docenti «nullafacenti nell’istituzione». Sono parole ‘pesanti’, che coinvolgono negativamente un settore rilevante della nostra istituzione universitaria. Perciò, rispetto ad esse, mi sento di dover intervenire, nella mia funzione di Direttore del Dipartimento di Diritto romano e Storia della scienza romanistica F. De Martino. Un Dipartimento nel quale quotidianamente svolgono le loro attività di ricerca e didattica 18 professori e 20 ricercatori della Facoltà giuridica napoletana e, inoltre, decine di giovani che contribuiscono, in posizioni diverse, ad una ricca progettualità scientifica e ad un continuo addestramento tecnico, ma anche di metodo dei nostri tanti studenti. Se è vero che nella Facoltà di Giurisprudenza vi sono professori a tempo definito, che non si dedicano ‘full-time’ alla ricerca e all’insegnamento (ma è la legge che lo consente, e certo molti dei docenti che esercitano le professioni forensi portano nell’insegnamento anche capacità critiche acquisite ed affinate nella prassi), è vero pure che in molte discipline giuridiche la ricerca, a Napoli Federico II, si conduce con grande successo ed in stretta interazione con attività didattiche di eccellenza. Posso parlare con piena cognizione di causa solo del mio Dipartimento, ovviamente. Già in questa dimensione, rilevante ma comunque parziale, vengono smentite le parole del collega Lucarelli, in particolare quelle relative ai cofinanziamenti. Lucarelli dice: «sono l’unico accademico napoletano ad avere avuto un progetto di finanziamento, del settore giuridico, approvato» nell’ambito di Cofin ministeriali. Posso affermare, con orgoglio, che nell’ultima tornata, sono stati avviati nel mio Dipartimento ben due Progetti di rilevante interesse nazionale finanziati dal MIUR: uno, coordinato dal prof. A. De Martino, su «Giustizia ordinaria e giustizia straordinaria» e l’altro, di cui sono io stessa responsabile, su «Profili di responsabilità dei poteri pubblici » (connesso con un progetto di ricerca del prof. L. Capogrossi Colognesi dell’Università La Sapienza di Roma).
E non è tutto: nel Dipartimento di Diritto romano (ma, ripeto, è solo un esempio, del quale ho contezza per la mia posizione istituzionale) sono in corso due progetti cofinanziati dalla Regione Campania ex L. 5/2002 nell’ultima annualità finanziata, uno su «Guerra e giustizia» (responsabile il prof. C. Cascione), l’altro su «Emarginazione e povertà in Campania» (responsabile il prof. L. De Giovanni).
Oltre questi, a livello locale (ma oggi assai rilevante, per le dinamiche positive che la Regione ha assunto nei confronti di Università e ricerca), bisogna ricordare la prospettiva rilevantissima e quanto mai attuale dell’internazionalizzazione. Anche qui siamo presenti in maniera significativa con un progetto, che coinvolge Università sudamericane, coordinato dal prof. L. Labruna, su «Diritti umani e umanità del diritto. La tradizione romanistica come elemento formativo degli ordinamenti latinoamericani». Senza dimenticare, inoltre, la Laurea specialistica internazionale in «Ius civile dell’Europa comune» (cui Ateneapoli ha già dato ampio risalto) innestata nell’offerta didattica di Giurisprudenza, che ha visto concludersi con successo il primo semestre a Budapest; e che è uno dei progetti di laurea congiunta europea in campo giuridico.
Insomma, se è vero che stiamo subendo, ormai da anni, forti penalizzazioni sui fondi di funzionamento e sui finanziamenti alla ricerca (ma questo è un problema molto complesso, non collegato solo con la valutazione), bisogna anche mettere in luce positiva una serie di iniziative che sono il segno dell’attività di Gruppi di ricerca che operano con entusiasmo in una realtà non facile, ottenendo ripetutamente riconoscimenti ad ogni livello (regionale, ministeriale, europeo) e risultati scientifici di altissimo profilo, convalidati dall’attenzione continua e qualificata della comunità scientifica ed accademica internazionale.
E non è tutto: nel Dipartimento di Diritto romano (ma, ripeto, è solo un esempio, del quale ho contezza per la mia posizione istituzionale) sono in corso due progetti cofinanziati dalla Regione Campania ex L. 5/2002 nell’ultima annualità finanziata, uno su «Guerra e giustizia» (responsabile il prof. C. Cascione), l’altro su «Emarginazione e povertà in Campania» (responsabile il prof. L. De Giovanni).
Oltre questi, a livello locale (ma oggi assai rilevante, per le dinamiche positive che la Regione ha assunto nei confronti di Università e ricerca), bisogna ricordare la prospettiva rilevantissima e quanto mai attuale dell’internazionalizzazione. Anche qui siamo presenti in maniera significativa con un progetto, che coinvolge Università sudamericane, coordinato dal prof. L. Labruna, su «Diritti umani e umanità del diritto. La tradizione romanistica come elemento formativo degli ordinamenti latinoamericani». Senza dimenticare, inoltre, la Laurea specialistica internazionale in «Ius civile dell’Europa comune» (cui Ateneapoli ha già dato ampio risalto) innestata nell’offerta didattica di Giurisprudenza, che ha visto concludersi con successo il primo semestre a Budapest; e che è uno dei progetti di laurea congiunta europea in campo giuridico.
Insomma, se è vero che stiamo subendo, ormai da anni, forti penalizzazioni sui fondi di funzionamento e sui finanziamenti alla ricerca (ma questo è un problema molto complesso, non collegato solo con la valutazione), bisogna anche mettere in luce positiva una serie di iniziative che sono il segno dell’attività di Gruppi di ricerca che operano con entusiasmo in una realtà non facile, ottenendo ripetutamente riconoscimenti ad ogni livello (regionale, ministeriale, europeo) e risultati scientifici di altissimo profilo, convalidati dall’attenzione continua e qualificata della comunità scientifica ed accademica internazionale.
prof. Carla Masi Doria
Direttore del Dipartimento di Diritto romano e Storia della scienza
romanistica ‘F. De Martino’
Direttore del Dipartimento di Diritto romano e Storia della scienza
romanistica ‘F. De Martino’