A Psicologia orari di lezione impossibili e niente aule studio

Un coro di lamentele quasi unanime tra gli iscritti a Psicologia: niente aule studio, orari impossibili ed esami non proprio abbordabili. Tra una pausa studio e l’altra, gli studenti forniscono giudizi non proprio lusinghieri della propria vita universitaria. “Gli orari delle lezioni sono impossibili: a volte seguiamo dalle 8 alle 17 di pomeriggio, altre siamo costretti a venire in Facoltà per un solo corso”, afferma Federica, al secondo anno. Poi avverte, relativamente agli esami: “guai a sottovalutare le idoneità! Insieme all’esame di Pedagogia, uno tra quelli che mi spaventa di più è l’idoneità di inglese, che sto preparando”. Problema orari sottolineato anche da Lucia Tortora, al primo anno: “per chi come me viene da fuori, è complicato raggiungere la Facoltà per poche ore di lezione, soprattutto quando si sta preparando qualche esame – nel mio caso quello Biologia”. Psicometria, la disciplina che le incute timore. “A volte i corsi durano fino alle 6 di sera perché ci sono poche aule e dobbiamo usufruire anche di quelle messe a disposizione da altre Facoltà”, afferma Sara Cancello, che lamenta anche poche date di appello. Raffaele, al primo anno di Specialistica, fa presente un altro tipo di problema: “trovo assurdo che se si è bocciati nella sessione invernale non si possa ripetere l’esame all’appello successivo ma si debba aspettare la sessione estiva; in altre Facoltà gli studenti godono di maggiori attenzioni. Con tre sessioni l’anno, si rischia di ritardare ulteriormente la laurea e continuare a pagare tasse comunque molto alte”. Date troppo ravvicinate e tempi di preparazione limitati dal protrarsi dei corsi lamenta Federica, secondo anno ed un unico incubo: Psicometria. Psicologia generale e Psicologia dello sviluppo, invece, spaventano Angela, al primo anno, per motivi diversi: “l’uno è il primo esame orale che sosterremo, l’altro è semplicemente impossibile!”. “E’ difficile capire il sistema di valutazione di alcuni esami, dal momento che per gli scritti i voti si mantengono molto bassi e quindi anche con un orale brillante il voto non lievita di molto, come ad esempio per Fisiologia”, fa notare dal canto suo Emanuela, al terzo anno, che aggiunge: “tra l’altro completare i laboratori tre giorni prima degli esami non aiuta”. Non mancano critiche alla struttura: “è assurdo che la nostra Facoltà non abbia un’aula studio e siamo costretti ad appropriarci delle aule di lezioni; studiare qui è quasi impossibile e in proporzione ai servizi offerti le tasse restano comunque troppo alte”, lamenta Francesco al terzo anno, prossimo alla laurea. Criticata anche la scarsa praticità del laboratorio di Facoltà: “non ci è permesso usare nulla; a Psicologia non si fanno attività pratiche, ma ci si limita alla teoria”, afferma Annalisa, terzo anno, che cita tra gli esami più complessi quello di Dinamica. Anche la biblioteca ha orari limitati: “alle 16.00 è già chiusa”, sottolinea Giusy, al primo anno. Angela conferma: “l’unica struttura adeguata in cui seguire le lezioni è l’Aula Magna! Ma a compensare il tutto c’è comunque l’assoluta disponibilità e preparazione dei docenti”.
Al Polo scientifico 
problemi con
calendari e
prenotazioni 
di esame
Problemi non molto differenti nella Facoltà di Scienze, particolarmente per quanto riguarda gli esami: “abbiamo la fortuna di avere appelli praticamente ogni mese, ma non per tutte le materie c’è un calendario d’esame, per cui può accadere di apprendere la data anche solo una settimana prima”, confida Valentina, al secondo anno di Scienze biologiche, che si lamenta anche per le strutture: “ho pagato 500 euro per la sola prima rata di tasse e mi trovo con banchi e sedie quasi inagibili in aula, mentre in laboratorio facciamo solo esercizi di gruppo”. L’esame più temibile? Igiene per l’eccessiva severità del docente. Spaventano anche le idoneità di inglese ed informatica: “anche se si tratta di pochi crediti, ci sono stati non pochi bocciati”, afferma Annalisa, al secondo anno di Scienze biologiche, che definisce però accettabili gli orari delle lezioni. Il sito internet di Facoltà, poco aggiornato, sembra inoltre fonte di molti disagi tra gli studenti. “Non possiamo prenotare gli esami on-line e questo penalizza soprattutto noi fuorisede”, conferma Laura, secondo anno. E racconta il sistema utilizzato per apprendere i risultati delle prove pubblicati in bacheca: “foto scattate dai nostri compagni di Caserta”. Anche il suo amico Enzo lamenta l’eccessiva severità dei docenti alle idoneità, particolarmente d’inglese, ma il suo timore essenziale rimane l’esame di Botanica. A Scienze del Farmaco gli studenti lamentano l’assenza di un calendario d’esame e l’eccessiva difficoltà di alcune discipline: “può capitare che in un esame composto da più moduli non si tenga conto dei singoli voti, come nel caso di Patologia”, confida Vittoria, al terzo anno di Biotecnologie. Francesca Golia, prossima alla laurea in Biotecnologie, come i suoi colleghi consiglia di non sottovalutare esami da 3 o 4 crediti come Farmacologia, anche se quello con il più alto numero di bocciati rimane Biochimica.
Anna Verrillo
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