Al via la didattica nella nuova sede di San Giovanni Nove aule anfiteatro per le lezioni in via Claudio

Entusiasta delle prospettive offerte dalla nuova sede di San Giovanni, il Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Piero Salatino illustra l’intero piano organizzativo per il prossimo anno accademico. “Si tratta di un progetto che viene da lontano. Ormai da tempo, è perfettamente funzionante un lotto di laboratori, con tutti i servizi e il CeSAM, il Centro di Servizi Metrologici Avanzati. Quindi chi deciderà di frequentare lì, si troverà in un contesto già vissuto e attrezzato. Anche le aule sono ormai complete, mancano solo alcune rifiniture”, spiega. A seguire, per conto del Rettore, il completamento dell’allestimento uno dei maggiori promotori dell’iniziativa, il prof. Edoardo Cosenza, ex-Preside della Facoltà di Ingegneria ed ex-Assessore Regionale alle Opere e Lavori pubblici. “Ci aspettiamo di venire incontro alle necessità di tanti ragazzi, dal momento che il complesso è logisticamente più vicino alle aree da cui provengono molti nostri iscritti. Lo stesso vale per diversi colleghi delle discipline di base, i quali hanno risposto benissimo alle richieste, qualcuno probabilmente anche in prospettiva di un possibile trasferimento”, prosegue il prof. Salatino. Sebbene sia ancora difficile scandire i tempi tecnici di aggiudicazione delle gare d’appalto e della realizzazione delle opere, il campus della zona orientale si candida a diventare un incubatore di spin-off in stretta collaborazione con le aziende che operano nell’insediamento industriale circostante. In ottica studentesca, la disponibilità di ulteriori spazi consentirà di attivare un maggior numero di canali didattici: “non solo, ma riusciremo ad attuare una piena condivisione degli insegnamenti di primo anno”, sottolinea Salatino. Il Collegio si impegna, inoltre, a garantire tutti i servizi necessari a una moderna didattica di qualità, come laboratori informatici, sale studio, disponibilità di libri e punti di incontro per svolgere il ricevimento con i docenti e il tutorato: “dislocheremo anche un presidio di personale tecnico-amministrativo per garantire il supporto necessario”. Mancherà al momento un punto ristoro interno: “non l’abbiamo posta come priorità perché il quartiere circostante offre tutti i servizi necessari in questo senso. Proprio accanto all’università c’è un moderno supermercato. L’esperienza che abbiamo avuto in passato qui a Fuorigrotta ci ha insegnato che l’interazione con il territorio funziona molto bene”. Accanto agli aspetti logistici, anche quelli amministrativi. È da sottolineare, infatti, il vincolo che in fase di preiscrizione lo studente stringe con l’Ateneo, dal momento che in caso di mancata iscrizione a un Corso di Laurea della Federico II, anche non necessariamente di Ingegneria, il versamento minimo ministeriale non verrà restituito. “Abbiamo utilizzato un meccanismo analogo a quello adoperato a Economia. Se l’opzione fosse ‘sine cura’, chiunque potrebbe cliccare. Ci teniamo, invece, a incoraggiare le scelte motivate”. L’inaugurazione di una nuova struttura, in concomitanza con il completamento dei lavori in Via Claudio, consentirà, inoltre, una notevole razionalizzazione degli ambienti, di cui si gioverà l’intero Collegio. “Siamo fiduciosi di poterlo aprire in tempo utile per l’inizio del primo semestre, sebbene provvisoriamente fornito di lavagne un po’ piccole e con sedute di qualità, ma temporanee”, dice il prof. Salatino illustrando una riprogettazione che sembra poter offrire quel decongestionamento da tempo auspicato. L’edificio riammodernato presenterà non più sei ma nove aule anfiteatro, dal momento che la sezione della Biblioteca di Matematica ‘Carlo Miranda’, che vi era distaccata, è stata soppressa e l’intera superficie suddivisa in tre nuovi auditorium. Tutta la scala principale, quindi, costituirà un unico vasto isolato adibito alle attività didattiche, mentre le sale più piccole della scala secondaria, insufficienti per ospitare i corsi, diventeranno luoghi di studio e lettura. Infine, tutto il seminterrato verrà completamente ridisegnato e messo a disposizione degli studenti. “Ci siamo resi conto che l’utilizzo della Biblioteca era limitato alla consultazione della manualistica dei primi anni, ma questo servizio verrà ancora garantito”, conclude il Presidente.
Simona Pasquale
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