“ASPETTATE LA RIFORMA”

“Non si capisce più nulla. Abbiamo lottato tanto per ottenere la trasformazione in Corso di Laurea ed ora con la riforma del tre più due, bisogna modificare di nuovo tutto”. La situazione descritta dal prof. Giovanni Giordano Lanza, Presidente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Motorie, è molto, molto confusa. Tant’è che entro fine marzo, Lanza ha in programma un incontro con il Ministro Zecchino ed il Presidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) Luigi Labruna. 
L’entrata in vigore della riforma con la laurea triennale e la laurea specialistica (l’ormai noto tre più due), rimescola le carte. Roma e Cagliari già dal prossimo anno partiranno con la nuova formula. Lo stesso potrebbe accadere a Napoli (“siamo disponibili”, dice Lanza). Per arrivare ad una piattaforma nazionale comune, il 3 marzo si è costituita la Conferenza permanente dei Presidenti di Corso di Laurea di Scienze Motorie.
Agli studenti Isef che si avviano alla conclusione della carriera, il professore suggerisce: “non agitatevi. Oggi non vale più la pena premere per la laurea quadriennale. Significherebbe spendere un anno di tasse inutilmente”. A sostegno della sua tesi, utilizza un esempio calzante “sarebbe come comprare un’automobile non catalica: si paga la metà ma tra un anno non serve più”. L’ipotesi ottimistica: “il percorso di studi potrebbe essere riconosciuto come laurea triennale, e poi chi vuole può proseguire con la laurea specialistica (due anni)”. Il triennio di studi –rassicura Lanza- comunque schiude le porte agli sbocchi professionali classici (insegnamento, educazione motoria per soggetti disabili). 
La riforma dovrebbe confermare i quattro indirizzi del Corso di Laurea: didattico educativo; tecnico sportivo; educazione motoria per soggetti disabili; economico manageriale. Qualche problema intorno all’ultimo indirizzo, che è poi quello che “tirerà di più in futuro”, sostiene Giordano Lanza: “lo sport è sempre più business, eventi, grandi fatturati, migliaia di unità di personale ed operatori”.
Altra questione da affrontare per l’Isef: la ricerca di una sede. Gli spazi nella Mostra d’Oltremare non sembra possa conservarli per molto, lo si può intuire dalle dichiarazioni del prof. Raffaele Cercola, Presidente dell’Ente Mostra. Nel progetto di rilancio della Mostra, un capitolo riguarda l’utilizzo pieno delle strutture per fiere, convegni, saloni, eventi.  
Per lo svolgimento delle attività pratiche, è in vigore una convenzione con il CUS.  Ma anche in questo caso c’è qualche problema logistico: gli impianti di via Campegna possono essere utilizzati dagli studenti solo di mattina e nel primo pomeriggio per non intralciare le regolari attività del Centro. 
Intanto sono utilizzati: un’aula per la didattica, palestre (tra cui quelle di pallacanestro) e piscina.
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