300 matricole alla Facoltà di Ingegneria del Parthenope. “Pur condividendo le ragioni della protesta contro il DDL Gelmini, – dice il prof. Stefano Aversa, ordinario di Geotecnica e Presidente del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria civile e ambientale – i nostri ricercatori, con grande senso di responsabilità, continuano a fare il proprio lavoro rendendosi disponibili anche per le docenze. La speranza, ovviamente, è che ci siano, nei prossimi mesi, novità positive”. Civile-ambientale è il settore che, da sempre, attira studenti perché si tratta di un percorso di studi che permette di avviarsi alla professione classica. Inoltre, aggiunge Aversa, “nei momenti di crisi economica, i Corsi di Laurea tradizionali hanno sempre la meglio”. L’edilizia, a detta del professore, è uno di quei settori che risente in misura minore dell’andamento economico nel Paese, in quanto “è legata anche ad attività private, realtà territoriali, anche piccole, ma di vario tipo. Insomma, si tratta un mercato diffuso che richiede professionisti”. In ultima ipotesi, poi, “la professione libera rappresenta un’ancora di salvezza”. Poi i consigli agli allievi. Innanzitutto la frequenza e una “grande attenzione alle materie di base che caratterizzano il primo anno, come la Chimica, la Fisica e la Matematica, in quanto forniscono gli strumenti per sostenere i successivi esami, fondamentali e più specifici, di Meccanica dei solidi e Tecnica delle costruzioni”. Cominciare bene il primo anno – sottolinea il prof. Aversa – “è una garanzia per andare avanti negli studi ma anche per intraprendere la professione”. Della stessa opinione il prof. Vito Pascazio, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. “Il primo anno è abbastanza critico – dice Pascazio – e, a volte, gli studenti fanno il grave errore di sottovalutare le discipline di base. Proprio a questi ragazzi voglio ricordare che seguire attivamente le lezioni significa aver già fatto metà del lavoro”. Al Parthenope, i numeri non molto elevati, del resto, agevolano la vita agli studenti i quali “non si ritrovano a seguire lezioni in aule affollate e hanno la possibilità di instaurare un rapporto diretto con i professori”. Il consiglio del prof. Pascazio: “Per qualsiasi dubbio o chiarimento, rivolgetevi a noi docenti. Siamo disponibilissimi al dialogo e presenti in Facoltà anche fuori dall’orario di ricevimento”.