Bozza, Rippa e Savino nuovi Coordinatori dei Corsi di Laurea ad Ingegneria Industriale

Cambio al vertice dei Corsi di Laurea del Dipartimento di Ingegneria Industriale (DII): i professori Raffaele Savino, Pierluigi Rippa e Fabio Bozza coordineranno, rispettivamente, Ingegneria Aerospaziale, Ingegneria Gestionale della Logistica e della Produzione, con relativa Magistrale in Ingegneria Gestionale, e la Triennale in Ingegneria Meccanica. Riconfermati i professori Nicola Bianco (Magistrale in Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente), Antonio Langella (Magistrale in Ingegneria Meccanica per la Progettazione e la Produzione) e Guido Boccadamo (Ingegneria Navale).
Per Ingegneria Gestionale, al prof. Giuseppe Bruno subentra il prof. Pierluigi Rippa. 113 voti su 116, il prof. Rippa è docente di Ingegneria economico-gestionale, laurea con lode in Economia e Commercio alla Federico II. Il docente pone l’accento sulla “continuità con quanto fatto in precedenza. Con il prof. Bruno si è lavorato alla modifica del Manifesto di Studi del Corso Magistrale in Ingegneria Gestionale”. Tre i percorsi a scelta degli studenti: Innovation Management, Supply Chain Management e Management of Manufacturing Process and Services. “Stiamo monitorando l’andamento di questi percorsi e le scelte degli studenti. Abbiamo riscontrato una forte partecipazione, nonché la tendenza a rimanere con noi dopo la Triennale. Uno dei problemi dei Corsi di Laurea napoletani è nella scelta degli studenti di andare altrove dopo la Triennale, dove ci sono più opportunità di lavoro. L’offerta di questi tre nuovi curricula, invece, consente agli studenti di indirizzare meglio le loro scelte lavorative. Dobbiamo continuare a monitorare l’andamento del mercato e ipotizzare altri curricula che possano rispondere alle esigenze e alle richieste di questo”. Punto di forza dell’Ingegneria Gestionale napoletana è “il carattere multidisciplinare con le diverse aree dell’ingegneria corredate da materie di carattere economico-gestionale che formano studenti capaci di approcciarsi a problematiche aziendali con una forte matrice ingegneristica. Il Corso che abbiamo qui a Napoli, comparato con gli altri in Italia, è quello che ha il maggior numero di settori scientifico-disciplinari diversi”. Fondamentale è “riprendere un dialogo intenso con la comunità, con le associazioni, con gli enti professionali ed in particolare con gli studenti, e creare un maggior numero di laboratori esperienziali, carenza, questa, che ci viene fatta notare da loro”. All’attenzione, il 25 giugno, una giornata di riflessione e orientamento a Piazzale Tecchio dalle 9.00 alle 18.00: “L’evoluzione dell’Ingegnere Gestionale nell’era digitale”. Con i docenti “presenteremo l’evoluzione dell’Ingegneria Gestionale dalla nascita ad oggi. Si tratta di una delle più giovani ingegnerie a Napoli. Ci saranno anche laureati che oggi ricoprono posizioni di rilievo in importanti aziende e premieremo i laureati triennali con lode. Abbiamo ricevuto già più di 250 registrazioni da parte di interessati a partecipare. Il pomeriggio, poi, ci sarà una tavola rotonda con professionisti del settore che racconteranno l’evoluzione del mercato per effetto della trasformazione digitale”, conclude il docente.
Subentra al prof. Antonio Lanzotti, come Coordinatore della Triennale in Ingegneria Meccanica, il prof. Fabio Bozza, eletto con 116 voti su 119. Docente di Macchine a fluido e di Sistemi di propulsione per l’autotrazione, il prof. Bozza è laureato con lode in Ingegneria Meccanica alla Federico II. La sua candidatura arriva “per spirito di servizio e per dare un contributo alla crescita del nostro Corso, soprattutto con l’intento di far emergere negli studenti tutto il loro potenziale inespresso. Osserviamo, infatti, che gli studenti hanno medie medio-basse o comunque più basse di quelle che poi raggiungono alla Magistrale”. Concretamente “vogliamo intervenire con il tutorato, ponendo attenzione agli orari e alle modalità di erogazione della didattica. Bisogna curare l’orientamento in ingresso, presentando il Corso nelle scuole nonché il mercato dell’ingegneria meccanica. Di pari passo, bisogna porre attenzione all’orientamento in uscita, presentare le nostre Magistrali e indirizzare gli studenti in funzione delle loro predisposizioni e ambizioni professionali”. Un problema da affrontare “è la percentuale di abbandoni che è preoccupante al primo anno”. In agenda, anche la volontà di proporre corsi on-line e audio-video: “Vorremo farlo in una modalità differente da quella dei corsi erogati sulla piattaforma Federica. Vorremmo che il docente interagisse con un’aula di studenti”. Verificata la fattibilità tecnica di questa operazione, la si potrebbe portare a termine anche con l’aiuto del centro Sinapsi e della Rai, vicina alle sedi di Fuorigrotta. Ingegneria Meccanica “è un percorso molto gettonato dagli studenti. Le iscrizioni sono costanti, anzi in crescita. Dovendo amministrare un numero molto alto di studenti, bisogna gestire opportunamente i supporti didattici e la logistica delle aule. In questo senso ci viene in aiuto la sede di San Giovanni”, conclude il docente.
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