Come muta la figura professionale del farmacista

A Farmacia si guarda con attenzione al post-laurea. Ne sono prova i tanti incontri seminariali che si organizzano in Facoltà. Ultima, in ordine di tempo, l’iniziativa promossa dal prof. Carlo Ranaudo indirizzata agli studenti del III anno di Informazione scientifica. Relatore delle due lezioni di marketing “Lancio di un prodotto: dal posizionamento al messaggio”, che si sono svolte il 14 ed il 17 maggio, il dott. Salvatore Ruggiero, Amministratore Delegato del Gruppo Merqurio. In un mercato in rapido cambiamento mutano anche le strategie di marketing, inteso come insieme di attività tese alla soddisfazione dei clienti e al conseguimento di un profitto per l’azienda. Target, posizionamento e messaggio sono tre parole chiave di questa strategia. “Il posizionamento è la rappresentazione mentale di un farmaco che vogliamo creare nella mente del nostro target di medici, per fargli attribuire delle caratteristiche specifiche facilmente riconoscibili e persistenti nel tempo. L’individuazione del target a cui rivolgersi determina possibilità di posizionamento più adeguate”, spiega Ruggiero. Ranaudo aggiunge: “Conta moltissimo come il prodotto viene percepito anche se, nel caso del mercato farmaceutico, hanno un ruolo maggiore le caratteristiche del medicinale emerse durante gli studi clinici. Ciò significa che è fondamentale avere un messaggio chiarissimo per esporre in maniera sintetica i benefici e i vantaggi del prodotto”. Il consiglio di Ruggiero ai futuri informatori è di far proprio questo messaggio approfondendo non solo la ricerca scientifica ma anche la strategia comunicativa che lo motivano. I docenti presenti ritengono che il seminario abbia raggiunto lo scopo di dare concretezza a quello che i ragazzi studiano. “Esperienze come questa sono proficue e stimolanti per integrare la formazione degli studenti”, commenta la Coordinatrice della Classe L-29 Anna Aiello. “L’università sforna prodotti non finiti – asserisce il prof. Giovanni Grieco alludendo ai laureati – Occasioni come questa servono agli studenti per avere degli spunti e capire come muoversi per rubare il mestiere. In seguito avranno tutto il tempo per ritornare su questi argomenti”. Grieco riconosce l’esistenza di un gap tra la preparazione universitaria e quello che richiede il mondo del lavoro, e Ruggiero concorda, pur sottolineando l’alta qualità dei laureati federiciani: “Gli aspetti pratici che mancano loro possono essere colmati con un tirocinio fatto bene”. La questione dell’occupabilità è emersa potente durante l’incontro: “I costi fissi vengono trasformati in flessibili – spiega Ranaudo – Ciò comporta tagli di personale nelle grandi aziende e crescita del numero di coloro che operano nelle esternalizzazioni”. “Il mercato farmaceutico è terribilmente stabile anche se è fortemente dinamico dal punto di vista delle risorse umane: ci sono molti licenziamenti ed assunzioni”, precisa Ruggiero. Agli studenti interessati a capire quali sono, nella pratica, le attività che potrebbero svolgere, semmai un giorno iniziassero a collaborare con il Gruppo Merqurio, risponde Stefania Niglio, 25 anni, laureata in Biotecnologie del farmaco, che lavora da 18 mesi come Assistente alla Direzione medica della Merqurio. “Gli informatori in azienda fanno continuamente formazione, frontale e on line – afferma – Io mi occupo di controllare i risultati che ottengono nei test eseguiti on line. Tra i miei compiti, anche la pianificazione, produzione e spedizione dei materiali promozionali, nonché il controllo che la procedura operativa della gestione dei campioni gratuiti per i medici sia conforme alla normativa vigente. Nel valutare l’operato di un informatore, per noi, il rispetto degli aspetti normativi è molto più importante di una mancata vendita”.
La farmacia dei servizi. Qualche giorno prima, il 10 maggio, si è discusso dell’evoluzione della figura professionale del farmacista, che non è un venditore esperto ma un professionista della salute. Non si limita a dispensare medicinali ma si prende cura del cliente. Ne hanno parlato in Facoltà il Presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio e tre docenti: Vincenzo Santagata, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, Ettore Novellino, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Avellino, e Giuseppe Caliendo, Assessore all’Ambiente e alla Qualità della Vita. Il seminario, intitolato “La nuova farmacia dei servizi”, ha permesso di fare il punto sulle trasformazioni in atto. L’incontro, organizzato da Marco Di Maio, Pasquale Morelli e gli altri rappresentanti di Confederazione degli Studenti, è stato moderato da Marco Basile. “L’aula 12 era colma di studenti dei diversi anni, tutti curiosi di capire cosa comporterà nella pratica considerare la farmacia come il primo presidio sanitario territoriale accessibile al pubblico, invece che come un semplice negozio”, afferma Di Maio. “E’ chiaro che il farmacista non è soltanto un commesso, è uno che sa come agisce il farmaco che ti consegna, un professionista in grado di consigliarti – sostiene Basile – Il suo ruolo oggi è contestato dai media che pongono l’accento sulle caste, sulle truffe, e dimenticano di sottolineare che spesso diventa il primo punto di riferimento per il cittadino in caso di malore improvviso”. 
Il Decreto del 16 dicembre 2010 ha sancito che le farmacie possono effettuare alcune analisi diagnostiche quali il test per la misurazione di glicemia, colesterolo, emoglobina, analisi delle urine, test di gravidanza. Inoltre il farmacista può procedere alla misurazione della pressione arteriosa, della capacità polmonare ed effettuare elettrocardiogrammi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalla Regione. Questi servizi devono essere effettuati da infermieri e da fisioterapisti abilitati ed il titolare o direttore della farmacia è tenuto ad accertare, sotto la propria responsabilità, il possesso dei requisiti professionali. “Le farmacie non sono obbligate a fornire questi servizi – spiega Basile – Uno dei problemi più dibattuti è chi deve pagare queste nuove figure. Secondo il dott. Di Iorio, i titolari non hanno margini di guadagno sufficiente per provvedere alle assunzioni”. C’è anche un problema logistico: non tutte le farmacie hanno la possibilità di dedicare all’uso delle apparecchiature uno spazio adeguato e separato dagli altri ambienti. Inoltre, dal gennaio 2011, può essere attivato un ulteriore servizio a costo zero, sia per la farmacia, sia per l’utente: è possibile prenotare visite mediche specialistiche presso le farmacie abilitate, oltre che telefonando al Centro Unico di Prenotazione. 
All’interno di questo mutato scenario si offrono nuove opportunità professionali al laureato in Farmacia. Per questo motivo Santagata ha confrontato la condizione del farmacista italiano con quella del collega che opera negli altri Paesi europei e Novellino e Caliendo hanno sottolineato l’esigenza di un continuo aggiornamento perché “potrà ambire ai ruoli emergenti soltanto chi avrà una preparazione molto specifica”. 
Manuela Pitterà
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