Con NetCam linguaggi comuni e percorsi condivisi fra gli Atenei regionali sui temi dell’orientamento

Si è concluso “Tu Dove Sei? Noi Siamo Qui! – percorsi interattivi per l’orientamento universitario”, l’evento organizzato dal 7 al 24 ottobre da NetCam, il network di orientamento universitario regionale che riunisce cinque Atenei campani e Città della Scienza.
“Si è trattato di molto più di una mostra!”, afferma il professor Luciano De Menna, Delegato del Rettore e Direttore del Centro di Ateneo per l’Orientamento del Federico II, che definisce il progetto NetCam “la prima visibile espressione del desiderio delle Università campane di lavorare insieme nel settore dell’orientamento”. NetCam è un progetto triennale avviato nel 2006, presentato dal Federico II, L’Orientale, il Suor Orsola Benincasa, l’Università di Salerno, quella del Sannio e da Città della Scienza, per un finanziamento nell’ambito del PON per le Regioni dell’Obiettivo 1. 
Il progetto prevedeva numerose attività, essenzialmente riconducibili a quattro iniziative: portale dell’offerta formativa regionale, test attitudinali e disciplinari, evento di presentazione dei risultati con percorsi interattivi di orientamento ed un centro risorse regionale comune per le cinque università coinvolte. 
“La cifra iniziale del finanziamento di 1.859.138 euro per i sei partner per l’intero triennio è stata ridotta a 1.628.314 euro a seguito di alcune modifiche riguardanti, in particolare, la realizzazione dei percorsi di orientamento. Anche se il bilancio definitivo si potrà fare solo a fine progetto, la gestione dei 18 giorni di visite costerà circa 250.000 euro”.
Il professor De Menna ritiene che la risposta della scuola a NetCam sia stata molto positiva. “I numeri parlano da soli: 6257 visitatori, 85 scuole, di cui circa la metà cittadine, suddivisi in 846 turni di visite guidate. E poi 21 eventi collaterali (dibattiti, conferenze, proiezioni, ecc.) per 2700 presenze complessive”. 
Alto anche il gradimento dei visitatori, come è emerso da una ricerca di customer-satisfaction realizzata dalla cattedra di Sociologia della Federico II: “Abbiamo messo a punto un’attenta indagine di valutazione dei risultati, con questionari prima e dopo le visite. A conclusione del progetto pubblicheremo i risultati”.
Il contenuto innovativo di NetCam è stato un nuovo modo di concepire l’orientamento in entrata. “Nell’era della telematica più che mai l’orientamento non può ridursi al semplice aspetto informativo. Oggi infatti basta un ‘click’ per ottenere tutte le informazioni necessarie sull’offerta formativa degli atenei – dichiara il professor De Menna – Chiunque si avvicini al mondo giovanile sa che ancor più che le risposte sono necessarie le domande, le interrogazioni su di sé e sul mondo, che precedono e preparano il momento delle scelte. Gli eventi realizzati dalle università campane nell’ambito di NetCam hanno voluto essere un primo tentativo di guardare nell’universo delle interrogazioni possibili. Tentativo pionieristico per obiettivi e per strumenti”.
La tradizionale descrizione delle offerte formative, delle didattiche, delle opportunità di lavoro, infatti, non riesce a soddisfare le esigenze dei giovani che vivono la delicata fase di passaggio dalla scuola secondaria all’università. Dalla volontà di aiutare gli studenti a compiere con consapevolezza le proprie scelte, nasce lo spirito di collaborazione tra le università campane. “L’attenzione degli Atenei si sostanzia di progetti concretamente realizzati. Abbiamo già alle spalle un lavoro importante e non sempre facile di integrazione di realtà universitarie diverse, di esperienze di orientamento peculiari a queste realtà e perciò tra loro differenti – ribadisce il professore – Questo lavoro ha saputo creare, dalla frammentazione iniziale, percorsi condivisi, linguaggi comuni, sperimentazioni collettive. Si è cercato, in qualche modo, di costruire il frammento di un sistema universitario regionale integrato, competitivo all’esterno e non concorrenziale al proprio interno, che è un obiettivo ambizioso, ma irrinunciabile per dare una prospettiva ai nostri giovani”. 
A questo tentativo di creazione di una rete comune di lavoro tra le università di una regione, il primo in Italia almeno in questa forma, sono arrivati incoraggiamenti e apprezzamenti da tutta la penisola: “Ci aspettiamo che tutti gli operatori dell’orientamento campani ci diano il loro contributo, il loro aiuto, e che ci comunichino anche le loro critiche. Per far avanzare progetti tanto complessi ed ambiziosi, e certamente da migliorare e da correggere, c’è bisogno del contributo di tutti e in particolare di quella parte dell’informazione che è sempre stata attenta ai problemi dell’orientamento”.
(Ma. Pi.)
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