Curioso, aperto all’altro, amante dei viaggi

Mente scevra da pregiudizi e stereotipi, predisposizione al dialogo e alla filantropia, passione per tutto ciò che è altro dalla propria cultura, valigia sempre pronta per i molti globe-trotter, sono alcuni degli attributi degli iscritti a L’Orientale, Ateneo vera e propria fucina di poliglotti. Ma qual è l’identikit dello studente ideale? Lo abbiamo chiesto ad alcuni docenti.
“È privo di preconcetti, ma soprattutto aperto alla conoscenza dell’altro. Queste sono due caratteristiche imprescindibili nei possibili tratti comuni dei nostri studenti”, sostiene il ProRettore Elda Morlicchio.
“È curioso, cooperativo nei confronti dei colleghi ed ha un’inclinazione ad aprirsi al mondo”, per la prof.ssa Valeria Micillo, docente di Filologia germanica.
“È mosso da una forte curiosità ed ha una grande predisposizione alla conoscenza di tutto ciò che non è noto: e L’Orientale offre questa opportunità”, l’opinione del prof. Salvatore Luongo, docente di Filologia e linguistica romanza.
“Ha una passione verso tutti gli studi umanistici, ma soprattutto è volenteroso di conoscere il passato per meglio comprendere le dinamiche sociali, storiche e politiche presenti”, afferma la prof.ssa Simonetta Graziani, docente di Storia del Vicino Oriente antico.
“È un tipo molto paziente perché è costretto a spostarsi incessantemente tra le diverse sedi dell’Ateneo dislocate nel centro della città, ma è disposto a farlo in quanto è consapevole della ricchezza formativa a sua disposizione in riferimento ai quaranta idiomi offerti dall’Ateneo!”, commenta la prof.ssa Oriana Palusci, docente di Lingua e linguistica inglese.
“È curioso e vuole capire come sta cambiando il proprio Paese, ma anche cosa succede in quelle parti del mondo che in passato sembravano tanto lontane. È legato alla propria città e vuole provare a migliorarla, ma è anche cosciente che per poterlo fare deve probabilmente spostare il proprio domicilio in qualche altro angolo del mondo, soprattutto nei primi anni della propria vita lavorativa”, asserisce il prof. Michele Gallo, docente di Statistica. 
“Nei miei corsi ci sono studenti dai profili diversi, ma chi si iscrive da noi è un soggetto curioso, ama il paese delle lingue di riferimento, ed è disposto a spostarsi”, spiega il prof. François Jean Esvan, docente di Lingua e Letteratura ceca.
“Curiosità a tutto campo, grande motivazione culturale e linguistica insieme al desiderio di vivere esperienze al di fuori del proprio paese per ritornarne arricchiti”, è l’immagine dipinta dal prof. Roberto Tottoli, docente di Letteratura araba e islamistica. 
“Impegno, forte interesse per attutire i sacrifici affrontati per studi non semplicissimi”, per il prof. Michele Bernardini, docente di Lingua e Letteratura persiana.
“Non esiste un prototipo di studente, l’ambiente del nostro Ateneo accoglie gli animi più disparati, per questo motivo L’Orientale è aperto a tutti”, conclude il prof. Rosario Sommella, docente di Geografia economica e politica.
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