‘A ogni campanile un dialetto e una cucina’, un celebre detto popolare evidenzia come la cucina, e in generale il cibo e l’alimentazione, sia uno degli ambasciatori per eccellenza delle tradizioni locali e quindi una delle espressioni culturali più importanti. Non è un caso, quindi, che a L’Orientale sia nato da ormai quasi un anno il Centro Studi Cibo e Alimentazione. Sede al terzo piano di Palazzo Giusso, la struttura si propone di favorire la conoscenza di argomenti e aspetti connessi al cibo e all’alimentazione, declinando tale conoscenza in un duplice orientamento multidisciplinare, in quanto si avvale della partecipazione di docenti di studi linguistici, semiotici e filosofici, economia della globalizzazione e geografia del consumo, studi estetologici, storia economica e sociale e transculturale poichè “le dinamiche che oggi si muovono intorno ai temi del cibo e dell’alimentazione sono fortemente intrecciate con gli aspetti della globalizzazione”, commenta il prof. Arturo Martone, Presidente del Centro. Gli uomini, e con essi le loro abitudini culinarie, si spostano incessantemente da un luogo ad un altro del pianeta, e ciò mette in evidenza la necessità di guardare a queste trasformazioni con uno sguardo attento e rispettoso, esigendo un approccio di tipo “glocalistico”. “Il McDonald, per esempio, la più grande catena di ristoranti fast-food nel mondo, differenzia l’offerta di cibo a seconda dei luoghi in cui opera: un chiaro segno di come i due punti di vista globale e locale non possano essere scissi”, spiega il prof. Martone. A ribadire la necessità di quest’approccio, il tema di un convegno in programma su “Cibo e Migrazione” che “prende spunto da un progetto di ricerca di carattere nazionale. La prospettiva è quella di continuare a non isolare il locale dal globale (e viceversa), e niente più dei flussi migratori (e nella fattispecie quelli di casa nostra) è lì a ricordarcelo. Il cibo, già di suo, esiste in quanto viene continuamente, e da sempre, scambiato e reciprocato: è esso stesso un ‘migrante’ in cerca di dimora. Dunque i flussi migratori sono, da sempre, portatori di flussi alimentari, e viceversa (nel senso che quel cibo che non trovo vicino casa vado a cercarmelo lontano). Insomma, non si tratta tanto, o soltanto, di una curiosità di carattere socio-politico, ma di una impostazione metodologica tale da restituire alle problematiche alimentari l’ampiezza di campo che meritano”. Numerose le manifestazioni svolte fino ad ora. È in corso di stampa, e sarà pubblicato il prossimo settembre, il volume che raccoglie le pubblicazioni discusse durante due giornate di studio (su “Sensorialità, Sensibilità e Linguaggio. A partire dai sensi minori”.
Novità anche nell’offerta didattica. Dal prossimo anno accademico alcuni insegnamenti, quali Filosofia del linguaggio, Semiotica e Antropologia culturale afferenti a diversi Corsi di Laurea, saranno incentrati intorno ai due temi del cibo e dell’alimentazione. “È interesse comune, insieme alla prof.ssa Flavia Cuturi (docente di antropologia culturale), rendere attraverso le nostre discipline queste specifiche problematiche oggetto di studio universitario. Ci auguriamo che anche altri colleghi, attraverso i loro insegnamenti, contribuiscano a dare maggiore riconoscimento a queste tematiche”, conclude il prof. Martone.
Fanno parte del Consiglio direttivo del Centro, oltre al Presidente, i professori Fabio Amato, Patrizia Carioti, Flavia Cuturi (Vice Presidente), Luigi De Matteo, Amedeo Di Maio, Giampiero Moretti.
Novità anche nell’offerta didattica. Dal prossimo anno accademico alcuni insegnamenti, quali Filosofia del linguaggio, Semiotica e Antropologia culturale afferenti a diversi Corsi di Laurea, saranno incentrati intorno ai due temi del cibo e dell’alimentazione. “È interesse comune, insieme alla prof.ssa Flavia Cuturi (docente di antropologia culturale), rendere attraverso le nostre discipline queste specifiche problematiche oggetto di studio universitario. Ci auguriamo che anche altri colleghi, attraverso i loro insegnamenti, contribuiscano a dare maggiore riconoscimento a queste tematiche”, conclude il prof. Martone.
Fanno parte del Consiglio direttivo del Centro, oltre al Presidente, i professori Fabio Amato, Patrizia Carioti, Flavia Cuturi (Vice Presidente), Luigi De Matteo, Amedeo Di Maio, Giampiero Moretti.