Giovani e Sanità: le priorità di Gabriella Fabbrocini

Da sempre impegnata nelle istituzioni, per 20 anni al fianco dell’onorevole Raffaele Calabrò, ha deciso di metterci la faccia nelle elezioni regionali del 31 maggio. Parliamo della prof.ssa Gabriella Fabbrocini, candidata con il Nuovo Centro Destra (Ncd). “La politica non è una cosa sporca e io ci credo – afferma – E credo che questo sia il momento giusto per dimostrarlo. A 50 anni, dopo aver raggiunto importanti tappe professionali, sento che è arrivato il momento di dare una mano ai mie concittadini, in una terra come la nostra con tante sfide davanti”. Docente di Malattie Veneree presso la Scuola di Medicina della Federico II, nominata dal Ministro Lorenzin nel Consiglio Superiore di Sanità, la prof.ssa Fabbrocini ha alle spalle una fiorente attività scientifica e di impegno nelle istituzioni. Tra gli altri incarichi, è stata componente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico Federico II, membro del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità ‘San Giuseppe Moscati – Avellino’, Presidente del Comitato consultivo regionale in qualità di delegato dell’assessore alla Sanità Regione Campania. In campo scientifico, la sua ricerca è caratterizzata da un imprinting particolarmente innovativo per il raggiungimento di importanti risultati nel campo della diagnosi precoce di alcune patologie tumorali come il melanoma cutaneo e nel campo della dermatologia allergologica. 
Il contatto continuo con i giovani e il mondo accademico si può dire sia stato la molla che ha fatto partire la sua candidatura: “Lavorare in Università è un privilegio: ti porta a guardare sempre avanti, non puoi fermarti ma devi dare il massimo. Gli studenti sono dei giudici molto severi! – scherza – Devo dire che un grande stimolo sono state le parole di una mia specializzanda che davanti ai miei dubbi mi ha detto che era arrivato il momento di mettere in pratica quello che professavo ai miei allievi: che bisogna mettersi in gioco, metterci l’impegno e la faccia per lottare per quello in cui crediamo. Io sono sempre stata molto attiva, ho portato avanti tante battaglie, con diverse associazioni, sia in campo sanitario che in campo sociale. Mi sono sempre sentita molto vicina ai giovani e proprio negli ultimi mesi ho partecipato a diversi incontri sul tema dell’accesso ai corsi di Medicina e alle Specializzazioni. A tal proposito credo che ci sia il bisogno di studiare gli strumenti che ci possono permettere di incrementare gli accessi alle Specializzazioni, con accordi Stato-Regioni per dare un futuro ai nostri giovani laureati in Medicina. Dobbiamo far sì che le eccellenze che si formano da noi non siano costrette ad emigrare, rendendo la nostra Regione un deserto culturale”.
Non solo università ed istruzione. Con un medico non si può, ovviamente, che parlare di sanità: “credo che oggi sia arrivato il momento di raccogliere i frutti del lavoro svolto negli ultimi 5 anni dalla Giunta Caldoro. È stato azzerato il deficit e con la parità di bilancio si può pensare ad investire in nuovi posti letto negli ospedali, ad uno sblocco del turn over in tutto il comparto, che è in grande sofferenza sotto questo punto di vista, e a migliorare in generale l’assistenza, potenziando l’integrazione funzionale sul territorio di farmacie, medici di medicina generale, sportelli postali e Health Technology Assessment e attivando le Aggregazioni Funzionali Territoriali e le Unità Complesse di Cure Primarie”.
Un programma complesso che nasce proprio dall’esperienza di medico e di docente e un calendario fitto di incontri dove i giovani rappresentano un interlocutore essenziale. Ultima tappa del tour è proprio un incontro con i ragazzi a Mergellina il 29 maggio. 
Valentina Orellana
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