Gli studenti: dopo il primo semestre “la strada è tutta in salita”

Il primo semestre è abbastanza semplice a Medicina. In seguito, invece, “la strada è tutta in salita”. “Le prime materie da studiare sono chimica, fisica e matematica. Se si è superato il test, non si può essere proprio una schiappa”, sostiene Luisa, iscritta al III anno. Tuttavia, i primi corsi possono presentare alcune difficoltà: “Tutto è relativo. Io non avevo buone basi in Fisica e me la sono trascinata per un anno”. Attenzione particolare al corso di Bioetica: “Il professore segue una logica tutta sua e finché non ci entri dentro non riesci a seguirla. Se invece accetti il suo metodo sin dall’inizio diventa una materia come un’altra, peraltro interessante”. “Il primo anno è stato noioso – racconta Marco – Non c’era nulla che avesse veramente a che fare con la medicina. Solo quando cominci le cliniche, ti ricordi del motivo per cui avevi scelto di iscriverti qua”. Alcuni ragazzi sostengono le materie di base in altre Facoltà. “Non so se altrove siano più facili, ma il fatto di rimanere con dei debiti formativi ti complica la vita”, afferma Simona. Anna non ha mai pensato di iscriversi a Medicina presso un altro Ateneo: “il titolo conseguito alla Federico II ha tutto un altro peso”. Sui docenti: “niente da dire – riferisce Antonio – Sono delle cime. Alcuni, però, è più facile trovarli nei loro studi ed altri meno. I più anziani di solito sono quelli che si comportano meglio agli esami”. Lo studente ritiene giusto che “un docente che dà tanto richieda altrettanto”, ma quando gli si chiede il nome di uno dei professori meno esigenti non gliene viene in mente nessuno. Sergio, studente del V anno, avverte le matricole: “Se sei un tipo ansioso, non è il posto che fa per te. Ai primi anni non vedi l’ora di iniziare il tirocinio. Poi arriva quel momento e non vedi l’ora di finire gli esami. Ti laurei e non vedi l’ora di cominciare la Scuola di Specializzazione. Non fai in tempo ad entrare che ti viene voglia di lavorare. E’ una catena senza fine”.