“Non vorrei scoraggiare chi si sta preparando ad affrontarlo ma il test non è stato assolutamente facile – sostiene Tania Ferro, studentessa al III anno di Medicina – Oltre alla preparazione ci vuole anche un bel po’ di fortuna ma la cosa più importante è mantenere i nervi saldi”. Fondamentale è non farsi intimidire dalla concorrenza anche secondo una collega di Tania, Sissi Bevilacqua: “Il numero di partecipanti è molto alto perché tutto il Sud viene qui a provare. D’altra parte la Federico II è un nome…”. Francesca Di Biasio, studentessa del VI anno che si laureerà a luglio con una tesi in Neurologia, consiglia a coloro che hanno intenzione di provare i test “di esercitarsi tanto, di ripeterli all’infinito e di concentrarsi sulla pratica senza perder tempo a imparare la teoria”. “Al liceo classico non avevo avuto una buona base per le materie scientifiche e la prima volta non ho superato il test. – racconta Antonio Pantaleo, uno studente del quarto anno – Così mi sono iscritto a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e l’anno dopo la prova mi è sembrata meno ardua”. “Rispondere a tutte le domande, anche a quelle di cui non si conosce la risposta”: questo è per Tania il segreto per passare il test!. La studentessa, che proveniva da studi classici e, pur avendo una scarsa preparazione in matematica e fisica, ha superato comunque la prova al primo tentativo, raccomanda: “è inutile ad agosto fare una carrellata su ciò che non si sa, meglio approfondire le materie che già si conoscono.” Per la ragazza è una questione di intuito e di pratica più che di preparazione. “La prima parte del test è importante perché dà ben 33 punti. Io credo di essere passata perché ho risposto bene alle domande di Logica”, spiega Sissi ammettendo di esser stata avvantaggiata rispetto all’amica per aver frequentato il liceo scientifico. Le due ragazze concordano sull’utilità dei corsi Softel non solo ai fini della prova d’ingresso, ma anche perché servono a prendere confidenza con i professori che poi si ritroveranno ai corsi. “Per chi viene dallo scientifico i quiz sono fattibili ma bisogna comunque studiare ad agosto” precisa Floriana, studentessa del VI anno e suggerisce di provare anche i test di Odontoiatria e delle Professioni Sanitarie perché “mettersi alla prova più volte aiuta a superare l’impatto”. “Mi sono preparato sugli esercizi degli anni precedenti che ho trovato sul sito della Facoltà. Preziosi inoltre sono stati per me i testi dell’Utet”, rivela Stefano Perrotta iscritto al III anno, che ha superato il test al secondo tentativo, dopo aver frequentato un anno al CTF. Hanno invece fatto centro al primo colpo due studentesse del II anno: Sonia Di Palma e Chiara Forni. “Avevo contemporaneamente provato il test per la Triennale delle Professioni Sanitarie ed ero entrata ad Infermieristica -racconta Chiara – Da aprile in poi ho studiato studiato e studiato. Anche ad agosto sotto l’ombrellone mettevo le crocette per il test. Inoltre il mio liceo aveva organizzato dei corsi per abituarci a rispondere alle domande di Logica in tempo”. “Le due ore sembrano sufficienti invece volano. Ci si impiega tanto solo a leggere le domande sulla comprensione del testo” ribatte Sonia e suggerisce agli aspiranti del 2006 di cronometrarsi mentre si esercitano per abituarsi a compilare il questionario entro il tempo limite.