I primi iscritti a Scienze Nutraceutiche si preparano al rush finale

Curiosità della tavola svelate dai libri. Organizzazione didattica che ha reso possibile conciliare le lezioni con studio individuale e lavoro. Pochissimo laboratorio è il rammarico. Pensare alla Specialistica ma tenere sempre a portata di mano il curriculum è il prossimo step. Tracciano un bilancio del
percorso accademico le “cavie” di Scienze Nutraceutiche, alle prese con l’ultimo semestre del triennio. “Tre anni fa scelsi questo Corso perché rappresentava una vera e propria novità. Speravo che, in un mondo del lavoro saturo, potesse dare delle prospettive occupazionali maggiori”, ha dichiarato Lucia Iermano, studentessa ventiduenne che ha visto “confermare le mie tesi. Sto notando che il mercato degli integratori e dei nutraceutici si
sta sviluppando molto”. Nonostante ciò, “i professori ci consigliano spesso di proseguire gli studi con la Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana per avere maggiori possibilità di inserimento professionale. Io, dopo la Triennale, cercherò lavoro e, se dovessi avere difficoltà, proseguirò con gli studi”. Media del 27.8, Lucia si è lasciata alle spalle un solo esame, quello di Nutraceutici ed alimenti funzionali: “è complesso, voglio prepararlo bene”. Materie che ha studiato con maggiore interesse finora: “Chimica Nutraceutica applicata con la prof.ssa Marinelli. Dopo tante discipline di base, è stato uno dei primi esami a entrare nel vivo dei nostri studi. Mi è piaciuto pure Microbiologia con la prof.ssa Buommino. Mi ha aiutato a capire tante cose che davo per scontate. È bello vedere la vita quotidiana spiegata tra i banchi”. Esame ostico: “Matematica al primo anno. Vengo dal Classico e non mi è mai piaciuta molto”. Giunta quasi a fine percorso, ad attenderla c’è il tirocinio con l’azienda Coehsion Pharma: “ho già conosciuto il Direttore. È un’azienda grande che mi dà speranze lavorative per il futuro”. Lì, per circa tre mesi e centocinquanta ore totali, svolgerà il ruolo “di informatore di integratori e nutraceutici”. Sarà impegnata alla Farmacia Cannone, invece, Giada Ballarin: “assisterò alla produzione di capsule e darò informazioni sui nutraceutici. Sarò impegnata tre volte a settimana, ma, trovandomi al Vomero, non avrò difficoltà a raggiungere l’Università per conciliare il tirocinio con i corsi”. 23 anni, Giada si è iscritta a Scienze Nutraceutiche dopo un anno trascorso tra i banchi di Infermieristica: “il mio intento era iscrivermi a una Triennale che mi avrebbe permesso di frequentare successivamente Scienze della nutrizione umana. La mia scelta è stata dettata da un programma di studio che hotrovato molto specifico e interessante”. Un passaggio felice se si pensa che adesso vanta una media del 29: “mi ha aiutato tanto avere buone basi di Chimica, una costante del nostro percorso. I docenti sono sempre stati molto disponibili a chiarire dubbi anche fuori l’orario delle lezioni. Ovviamente è importante essere costanti nello studio”. Ritiene di aver imparato “tanto. Mi ha colpito molto il progetto formulativo dei farmaci e tutto ciò che riguarda la tossicologia. Altro aspetto interessante è stata l’interazione tra farmaci e alimenti”. Da studentessa e da ballerina ha un obiettivo per il futuro: “vorrei occuparmi di nutrizione dello sport e di disturbi delcomportamento alimentare”. Ha nel mirino la Magistrale in Scienze della nutrizione umana e un futuro da nutrizionista Lucia Di Guida, 21 anni e media del 28.1: “è importante studiare volta per volta e seguire le lezioni dei professori. Il Corso è nuovo e non tutto si trova sui libri di testo”. A colpirla particolarmente è stato uno studio “sugli alimenti visti da una prospettiva diversa. Non più nutrizionale o energetica, ma come elementi utili per la cura delle patologie”. Alcuni esempi: “i broccoli che contengono sostanze antitumorali, l’aglio che funge da antiipertensivo, la mela annurca, studiata al nostro Dipartimento, che permette di abbassare il colesterolo”. Pollice alzato quando si parla di insegnamenti e calendari didattici. Uno il neo: “sarebbe stato utile fare più attività di laboratorio. Siamo riusciti ad andarci soltanto per poche lezioni”. Proverà a rimediare con il tirocinio, che svolgerà al Vomero, presso la Farmacia Florio: “potrò frequentare il laboratorio che si occupa della produzione di farmaci e nutraceutici”. Ha scelto un’azienda, invece, Noemi Marigliano,
che svolgerà il tirocinio alla Erbagil di Benevento: “sono specializzati in prodotti erboristici e si stanno aprendo ai nutraceutici. Mi piace la loro attività”. Il bilancio della studentessa, ventottenne che ha scelto questo percorso dopo qualche anno trascorso tra i banchi di CTF, “è positivo. Abbiamo ricevuto una preparazione che ci consente di proseguire gli studi dopo la Triennale, ma anche di cercare lavoro”. Esame che le è piaciuto di più: “Nutraceutici ed alimenti funzionali. È completo ed eterogeneo”. Non cambierebbe l’organizzazione didattica: “i calendari dei corsi sono sempre stati organizzati bene, ci hanno dato la possibilità di conciliare la frequenza con lo studio e, nel mio caso, anche con il lavoro”. In discesa, a suo avviso, il cammino dei colleghi più piccoli: “noi siamo stati un po’ le cavie. Per chi verrà dopo di noi sarà tutto più semplice”.
Ciro Baldini
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