Niente parcheggio per le macchine, niente mensa, poche aule studio e borse A.Di.S.U. erogate solo ad alcuni, questi sono i principali problemi che affliggono gli studenti di Economia e Giurisprudenza a Palazzo Pacanowski, cui i loro rappresentanti cercano di dare risposta. Ernesto Sica, (Uniparthenope in azione) Consigliere per il CdS in Giurisprudenza, invita alla praticità di soluzioni momentanee, in attesa delle definitive. “Il parcheggio dovrebbe aprire a settembre 2014, se n’è discusso in Senato Accademico, ma il problema anche in quel caso non verrebbe risolto, perché non è abbastanza capiente. Di sicuro non avrà più di 200 posti, pochissimi se si considera che tra Economia e Giurisprudenza superiamo i 1000 studenti, senza contare i docenti, che ne occuperebbero una buona metà”. Per la questione mensa: “Palazzo Pacanowski non ha l’attacco del gas, quindi è impossibile prevedere una mensa, in più dobbiamo stare attenti a non perdere la ditta che oggi fornisce panini, perché i fondi A.Di.S.U. destinati alla ristorazione si stanno esaurendo. Nella penultima settimana di novembre, infatti, il punto ristoro era chiuso. Stiamo raccogliendo le firme per evitare che accada di novo”. Alcuni studenti lamentano la carenza di posti a sedere, specialmente in corsi affollati come Diritto Privato Comparato: “questo è un problema che riguarda la valutazione della quantità iniziale di frequentanti e si può correggere facilmente in corso d’opera in maniera molto pratica. I professori Giuseppe Della Pietra e Sergio Capozzi, ad esempio, hanno scambiato le aule in modo informale, in base alla necessità del momento”. La risoluzione è a portata di mano attraverso il dialogo: “il vantaggio della nostra Università è che si può parlare con i docenti se si ha qualche difficoltà, o con me se c’è il timore di rivolgersi a loro. Mi attiverò per superarle”.
Al Centro Direzionale
un solo ascensore
per 1.200 studenti
un solo ascensore
per 1.200 studenti
Al vaglio l’aumento delle sessioni d’esame: “abbiamo chiesto anche quella di gennaio in Consiglio di Dipartimento, ma non ci è stata concessa per carenza di aule. Anche in questo caso, il problema si può risolvere chiedendo al docente il favore di una sessione intermedia per i corsisti, in genere sono disponibili. Ciò non toglie che quando verrà stabilito il nuovo calendario accademico cercheremo di ottenere ciò che ci spetta”. Richiesti anche più luoghi d’incontro come aule studio ed autogestite: “manca un’aula autogestita nella sede di via Parisi, che abbiamo intenzione di chiedere come luogo di confronto. Le aule studio ci sono, ma resta il fatto che siamo troppi rispetto alla disponibilità di spazi. Il problema, intanto, può essere ovviato cercando un’aula libera prima delle lezioni, o dotando quelle che già abbiamo di regolamenti che evitano l’occupazione inutile di posti con borse”.
Parla invece del problema borse di studio Carlo Palmieri, rappresentante in Senato Accademico per la lista Unione degli Universitari: “ci sono troppi idonei non beneficiari, il 35% degli studenti non ha avuto borsa perché non ci sono i fondi. Per questo possiamo farci poco, ma almeno vorremmo rimodulare il sistema di tassazione rendendolo più equo”. Nella sede del Centro Direzionale, dove Carlo segue Informatica Applicata, i servizi non funzionano meglio: “siamo 1.200 studenti con un solo ascensore funzionante che ci costringe a sei piani a piedi da almeno un anno”. Anche qui le aule studio non sono adeguate alla richiesta: “ne abbiamo due da 80 posti l’una e una biblioteca che chiude alle 17.00, il cui orario d’apertura non può essere prolungato perché conta solo due addetti”. Ritardi nella pubblicazione del calendario d’esame per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie: “viene pubblicato con soli quattro giorni d’anticipo, quando lo vorremmo almeno due settimane prima dell’esame”.
1.700 pagine
per Commerciale
Parla invece del problema borse di studio Carlo Palmieri, rappresentante in Senato Accademico per la lista Unione degli Universitari: “ci sono troppi idonei non beneficiari, il 35% degli studenti non ha avuto borsa perché non ci sono i fondi. Per questo possiamo farci poco, ma almeno vorremmo rimodulare il sistema di tassazione rendendolo più equo”. Nella sede del Centro Direzionale, dove Carlo segue Informatica Applicata, i servizi non funzionano meglio: “siamo 1.200 studenti con un solo ascensore funzionante che ci costringe a sei piani a piedi da almeno un anno”. Anche qui le aule studio non sono adeguate alla richiesta: “ne abbiamo due da 80 posti l’una e una biblioteca che chiude alle 17.00, il cui orario d’apertura non può essere prolungato perché conta solo due addetti”. Ritardi nella pubblicazione del calendario d’esame per il Dipartimento di Scienze e Tecnologie: “viene pubblicato con soli quattro giorni d’anticipo, quando lo vorremmo almeno due settimane prima dell’esame”.
1.700 pagine
per Commerciale
Riguarda solo il Corso di Laurea in Economia e Commercio il problema segnalato da Pasquale Ziello, rappresentante nel CdS per il Dipartimento di Studi Economico Giuridici: “all’esame di Diritto Commerciale con il prof. Guglielmo Landolfi portiamo due libri di 1.700 pagine in totale. È veramente troppo per un esame da 9 crediti”. Non si tratta di mancanza di volontà: “abbiamo affrontato diversi esami corposi come Diritto Privato, che non erano di certo una tragedia, quello che chiediamo al docente è solo un po’ di flessibilità nel considerare il rapporto tra impegno e crediti”, spiega. Il Consigliere di Dipartimento, Roberta Cuozzo, si sta occupando della situazione: “abbiamo già parlato con il Presidente del CdS Angela Mariani, per muoverci con assoluta tranquillità e correttezza mediante il dialogo con i docenti. Il corso è iniziato con 20 giorni di ritardo e finirà per gennaio, per ora studiamo le pagine previste, nel frattempo troveremo una soluzione per la riduzione”. Roberta si sta interessando anche alla nuova offerta formativa della Laurea Specialistica in Scienze Economiche e Finanziarie: “viene scelta da pochi, la maggior parte preferisce cambiare Ateneo perché l’offerta formativa non è abbastanza appetibile. Sto lavorando con il Consiglio per modificarla”.
Allegra Taglialatela
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