Il Preside Fichera va in pensione, Omaggio è il suo successore

Dopo otto anni, quasi tre mandati, alla Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa, il prof. Franco Fichera cede l’incarico al suo successore – prof. Vincenzo Omaggio – a partire dal 1° novembre. “Termino con un anno di anticipo, per anzianità, a seguito delle disposizioni del Ministro dell’Istruzione che prevede la chiusura definitiva della carriera a settant’anni. Quando ho letto l’articolo 25 della legge Gelmini, che ha annullato tutti i decreti di concessione del biennio di proroga, mi sono bloccato”, dice sorridendo il prof. Fichera. Salernitano di nascita, ordinario di Diritto tributario al Suor Orsola dal 2001, Preside dal 2003, ha realizzato e portato avanti negli anni il suo ambizioso progetto di ‘Università normale’, “ovvero come dovrebbe essere”. “Insieme al Rettore prof. Francesco De Sanctis abbiamo ideato una Facoltà di Giurisprudenza a Napoli, in un contesto dove operavano già altri Atenei, ispirata ad un modello diverso che prevede la formazione di una comunità di studio, con scambio, colloquio, attenzione tra docenti e studenti”, dice Fichera. Dunque, una Facoltà a numero chiuso, dove i ragazzi si formano e coltivano i propri interessi, in un contesto di lavoro rigoroso. “Ogni anno, al momento dell’immatricolazione, consegniamo ai nostri nuovi iscritti un libretto dal titolo ‘Condividi un progetto ambizioso’, dunque anche le matricole hanno compreso il nostro scopo”. La formazione è ad ampio respiro, il Diritto non è concepito come una materia arida relativa a tribunali e tassazioni, ma una disciplina che ha uno stretto legame con la vita di tutti i giorni. “Al primo anno abbiamo inserito un utilissimo insegnamento di Italiano, Scrittura dei testi giuridici, e tutti gli esami comprendono una relazione scritta e la prova orale. Per quattro anni, è previsto lo studio dell’Inglese giuridico. La frequenza è molto alta: al mio corso di Diritto tributario, esame di terzo anno, sono sempre presenti un centinaio di studenti, anche perché, come per tutti gli altri insegnamenti, commentiamo e ricostruiamo le sentenze e simuliamo processi, in modo che i ragazzi si mettano alla prova, sviluppino le proprie capacità e si abituino al metodo”. E, a conferma dell’importanza del Diritto nella quotidianità, tanti gli eventi organizzati ogni anno: a titolo d’esempio, lo storico ciclo ‘Cinema, Letteratura, Diritto’, partito il 25 ottobre con la proiezione del film ‘The Social network’ e, il giorno successivo, l’incontro di presentazione del libro ‘Grandi maestri del Diritto’ del giudice della Corte Costituzionale Paolo Grossi. “Negli anni, gli studenti prendono una forte accelerazione, cambiano totalmente, diventano molto attivi e conquistano voti elevati”. Ogni anno, la Facoltà premia i laureati eccellenti. “Quest’anno, erano tre giovani – continua il Preside – assunti presso importanti multinazionali o impegnati in stage presso istituzioni straniere. Dunque, siamo in grado di assicurare una formazione competitiva a Napoli, seppur nelle ristrettezze del mercato del lavoro e fuori”. In un momento di crisi generale per l’Università italiana, il Suor Orsola continua ad assicurare una vasta gamma di servizi alla platea studentesca. “La Facoltà si sostiene con le proprie forze, e molte spese si ricavano dalle tasse”. A progetto ormai realizzato, il prof. Fichera, che manterrà l’insegnamento, anche quest’anno ha accolto con entusiasmo le nuove matricole. “Sono facce giovani, belle, curiose. Abbiamo consegnato loro la guida e un libricino con i trenta lemmi giuridici di base, che incontreranno spesso nel percorso di studi”. A breve, grazie ai finanziamenti stanziati dalla Regione Campania, la Facoltà sarà trasferita in una nuova e più ampia sede, presso il Convento Santissima Trinità delle Monache (ex Ospedale militare). “Sono 7mila metri quadrati, cinque piani e spazi enormi. I lavori sono già partiti, speriamo termineranno tra un paio d’anni”, conclude Fichera.
Omaggio dall’Adisu
alla guida
della Facoltà
Eletto all’unanimità nel Consiglio di Facoltà del 16 settembre, entrerà in carica il 1° novembre, il nuovo Preside della Facoltà di Giurisprudenza. E’ il prof. Vincenzo Omaggio, 47 anni appena compiuti, originario di Maddaloni, ordinario di Filosofia del Diritto, al Suor Orsola Benincasa da tredici anni, ha collaborato alla fondazione di Giurisprudenza. “Va al prof. Francesco De Sanctis il merito di aver progettato e realizzato una Facoltà basata sulla logica dei piccoli numeri, condizione indispensabile per garantire un ambiente raccolto, concentrato, un clima ideale per lo studio, dove la formazione solida è affiancata e supportata dal dialogo ravvicinato tra docenti e studenti”, dice Omaggio. Dunque, una Facoltà che si distingue. “Abbiamo ideato un’offerta formativa con una specifica fisionomia, basata fondamentalmente su elementi che contribuiscono a far in modo che le matricole entrino subito in sintonia col nuovo ambiente: un corpo docente giovane (la media è di 45 anni) e di qualità, un ambiente familiare (gli studenti trovano facilmente i professori anche fuori dall’orario di ricevimento), tante iniziative di carattere culturale (dai convegni alle mostre, ai seminari) e l’attenzione al segmento post-lauream grazie al lavoro di un efficiente Ufficio Placement, diretto dalla prof.ssa Lucilla Gatt”. L’idea, partita tredici anni fa, di una Facoltà che potesse fornire una valida alternativa nel panorama regionale, “deve essere sottoposta continuamente a verifica”. “In questi anni – continua Omaggio – abbiamo posto le basi per continuare. Non mancano le difficoltà, da quelle di ordine finanziario, dovute alla flessione dei contributi ministeriali, agli sforzi di mantenere un profilo culturale di grande qualità e innovazione”. 
Il neo-Preside ricopre anche la carica di Presidente dell’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) dal 2009 (il suo mandato scade nel marzo 2012). “Sono stati anni molto positivi per gli studenti del Suor Orsola i quali sono venuti a conoscenza delle possibilità e delle agevolazioni di cui possono usufruire (molti non conoscevano affatto il vecchio Edisu). Per noi, è stato un periodo di lavoro molto proficuo, durante il quale, oltre a garantire i servizi fondamentali (borse di studio, refezione, residenze), abbiamo organizzato anche belle iniziative culturali al fine di coinvolgere i ragazzi, come la tavola rotonda con giovani autori di libri di denuncia sociale”. Oggi, però, nel tentativo di razionalizzare sempre più le spese, si sta riflettendo sull’utilità di queste Aziende per ogni Ateneo. “Le prospettive sono molto incerte. Si parla di un’unica Adisu per l’intera Campania. Un cambiamento che, sotto il profilo organizzativo, potrebbe risultare ottimo ma, allo stesso tempo, c’è il rischio che l’ente si allontani dai suoi maggiori fruitori e cioè gli studenti”, conclude Omaggio.
Maddalena Esposito
- Advertisement -




Articoli Correlati