In due anni ha cambiato tre volte lavoro

Laurearsi con 95 e ciononostante poter scegliere tra varie proposte di lavoro, cambiare tre volte attività nel corso di due anni e svolgerne due in contemporanea, con notevoli gratificazioni. E’ il sogno di tutti coloro i quali stanno per uscire dall’università. Per Nicola Santoro, 27 anni, laureatosi nel 1998 in Ingegneria Gestionale è la realtà. “Sono stato tra i primi dieci laureati del Corso di laurea, in ordine cronologico”, ricorda. “Nelle settimane successive alla seduta mi hanno chiamato a casa almeno una decina di aziende diverse, tutte di grosso calibro. Ne cito qualcuna, a titolo di esempio: 3M, Campanile. Andersen & Consulting, Elasis. Ho scelto quest’ultima, che fa parte del gruppo FIAT. Ho lavorato per un anno all’ufficio personale, acquisendo ulteriore professionalità. Poi sono andato via e mi sono messo in proprio. Ho iniziato come Tour Operator, creando con altri colleghi, alcuni dei quali ex compagni di Corso di Laurea, la Urbisol Travel, che organizza, tra l’altro, campus estivi finalizzati all’apprendimento della lingua inglese”. La Urbisol è decollata rapidamente, ma l’ingegner Santoro non ha tirato il fiato neanche per un attimo. “In qualità di ingegnere esperto anche di tematiche amministrative e gestionali sono socio della Hustreler Consulting, che stila i progetti preliminari per le aziende interessate a reperire fondi nell’ambito della CEE e di Agenda 2000”. Tra un impegno e l’altro trova anche il tempo di pensare ad una futura carriera di city manager. “Ho ricevuto tre proposte da parte di comuni del casertano. E’ un settore, questo, che mi affascina davvero tanto. La tesi l’ho fatta proprio sul ruolo del Direttore Generale dell’Ente”. E’ stato inoltre uno degli organizzatori dello ICSB, la conferenza mondiale delle piccole e medie imprese svoltasi circa un anno fa a Napoli, in parte anche presso la facoltà di Ingegneria. Quel che si direbbe, insomma, un laureato di successo. Il quale, sulla base della sua esperienza, fornisce ai colleghi più giovani, a coloro i quali frequentano il corso di laurea di Gestionale, qualche massima da tenere a mente. “E’ importante che cerchiate di approfondire gli argomenti, al di là di quello che è lo studio finalizzato all’esame. Confrontatevi, con l’aiuto dei docenti, sulle questioni pratiche, sui casi di studio. Pensate non tanto o comunque non soltanto al voto di esame, ma ad imparare. Soprattutto non perdete l’orientamento e non date credito alle voci di chi sostiene che quello Gestionale sia un corso di laurea che non offre la stessa preparazione tecnica degli altri che afferiscono ad Ingegneria”. Secondo Santoro, infatti, “è perfetto e fornisce una preparazione sia manageriale sia tecnico scientifica estremamente valida. Non è un caso che io, nel dopolaurea, abbia avuto soltanto l’imbarazzo di rifiutare le proposte pervenutemi”. I corsi dai quali ha tratto i più utili insegnamenti? “Sicuramente Economia ed Organizzazione aziendale”. Sostiene, infine, che il suo non è un caso isolato, tutt’altro. “Quando ero in Fiat, a Pomigliano d’Arco, ho organizzato colloqui di lavoro al termine dei quali sono stati assunti non pochi dei miei ex colleghi di corso”. 
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