Laurea con il massimo dei voti, dottorato e poi una vita da mamma in carriera: questa è la storia di Teresa Anna D’Andria, professionista avellinese, laureata in Giurisprudenza. “Quando ho scelto la Parthenope la sede era a Nola. Fui mossa dalla necessità di ricevere una buona formazione pur
restando vicino casa. Mi sono trovata benissimo, si trattava di una piccola realtà dove eravamo molto seguiti. I docenti erano sempre disponibili a fermarsi dopo le lezioni, anche se venivano da Napoli. Eravamo una comunità e credevamo tanto nella forza di quella sede. Certo, non è stato facile perché erano i primi anni della Riforma del 3+2 e il numero di esami era ancora molto elevato, con programmi lunghi: ho dovuto sostenere 52 esami. Devo ammettere che ho avuto delle bocciature in Procedura Civile ed Economia Aziendale, ma non mi sono abbattuta. Tenacia ed assiduità sono gli elementi essenziali per una buona riuscita”. Quello che però ha aiutato D’Andria nel suo post-laurea e nella carriera è stata la forte caratterizzazione del Corso in senso economico-aziendale: “C’erano molti esami di economia, che mi sono serviti tantissimo dopo. Una formazione economica oggi è necessaria per un avvocato: io sono in grado di leggere un bilancio o di capire come funziona un’azienda. È stato proprio grazie a questo tipo di formazione che ad un anno dalla Laurea Magistrale, avvenuta nel 2008 con 110 e lode, ho potuto sostenere il concorso per il dottorato all’Università Roma Tre in Mercato e Consumatori – racconta – Mi aveva sempre interessato il tema della tutela del consumatore, anche se all’epoca non c’era ancora un codice ben definito. Il primo era stato abbozzato proprio da docenti di UniRoma 3”. Da fuori sede, laureata alla Parthenope, Teresa è riuscita a vincere la borsa, in barba a tutte le risatine dei colleghi durante la prova d’esame: “Mi ricordo che arrivai alla prova orale abbastanza tranquilla perché avevo studiato e mi sentivo preparata. Ma c’erano delle colleghe laureate in altri atenei prestigiosi che facevano un po’ di ironia sulla mia provenienza, con sorrisetti e scambi di sguardi, ma che poi non hanno superato la prova sia per carenze nell’inglese che nelle materie economiche. Le vidi abbastanza meravigliate!”. Non sono mancate le soddisfazioni, quindi: “È stata importante la mia formazione economica, l’approccio economico-normativo che altri non avevano, ma anche il metodo di studio appreso, perché bisogna ‘saper studiare’. Devo dire che mi sono arrivati diversi complimenti anche durante il dottorato: seguivo sempre con assiduità, anche il Master che era parte del dottorato, e durante il 1° Collegio il mio impegno e la mia preparazione furono dati ad esempio per gli altri colleghi”. Teresa, dopo aver ottenuto anche l’abilitazione per l’insegnamento del diritto nelle scuole superiori (“anche in questo mi è stato utile aver frequentato Giurisprudenza alla Parthenope, perché, grazie ai tanti esami di economia, ho dovuto integrare solo cinque esami per accedere al TFA”), ha continuato l’esperienza romana come cultore della materia: “Si è trattata di un’esperienza lavorativa bellissima, ho collaborato con l’ateneo romano e poi con la Parthenope, sostenendo lezioni e aiutando nell’attività didattica. Poi ho dovuto interrompere perché sono da poco diventata mamma, ma spero di riprendere al più presto l’attività accademica. Nel frattempo porto avanti la mia attività di avvocato ad Avellino, dove vivo con la famiglia”. Un consiglio a chi sta iniziando il suo percorso? “Fate attenzione a Diritto Civile, un insegnamento che è alla base di tutto. Non per niente si dice: Diritto privato, mezzo
avvocato!”.
restando vicino casa. Mi sono trovata benissimo, si trattava di una piccola realtà dove eravamo molto seguiti. I docenti erano sempre disponibili a fermarsi dopo le lezioni, anche se venivano da Napoli. Eravamo una comunità e credevamo tanto nella forza di quella sede. Certo, non è stato facile perché erano i primi anni della Riforma del 3+2 e il numero di esami era ancora molto elevato, con programmi lunghi: ho dovuto sostenere 52 esami. Devo ammettere che ho avuto delle bocciature in Procedura Civile ed Economia Aziendale, ma non mi sono abbattuta. Tenacia ed assiduità sono gli elementi essenziali per una buona riuscita”. Quello che però ha aiutato D’Andria nel suo post-laurea e nella carriera è stata la forte caratterizzazione del Corso in senso economico-aziendale: “C’erano molti esami di economia, che mi sono serviti tantissimo dopo. Una formazione economica oggi è necessaria per un avvocato: io sono in grado di leggere un bilancio o di capire come funziona un’azienda. È stato proprio grazie a questo tipo di formazione che ad un anno dalla Laurea Magistrale, avvenuta nel 2008 con 110 e lode, ho potuto sostenere il concorso per il dottorato all’Università Roma Tre in Mercato e Consumatori – racconta – Mi aveva sempre interessato il tema della tutela del consumatore, anche se all’epoca non c’era ancora un codice ben definito. Il primo era stato abbozzato proprio da docenti di UniRoma 3”. Da fuori sede, laureata alla Parthenope, Teresa è riuscita a vincere la borsa, in barba a tutte le risatine dei colleghi durante la prova d’esame: “Mi ricordo che arrivai alla prova orale abbastanza tranquilla perché avevo studiato e mi sentivo preparata. Ma c’erano delle colleghe laureate in altri atenei prestigiosi che facevano un po’ di ironia sulla mia provenienza, con sorrisetti e scambi di sguardi, ma che poi non hanno superato la prova sia per carenze nell’inglese che nelle materie economiche. Le vidi abbastanza meravigliate!”. Non sono mancate le soddisfazioni, quindi: “È stata importante la mia formazione economica, l’approccio economico-normativo che altri non avevano, ma anche il metodo di studio appreso, perché bisogna ‘saper studiare’. Devo dire che mi sono arrivati diversi complimenti anche durante il dottorato: seguivo sempre con assiduità, anche il Master che era parte del dottorato, e durante il 1° Collegio il mio impegno e la mia preparazione furono dati ad esempio per gli altri colleghi”. Teresa, dopo aver ottenuto anche l’abilitazione per l’insegnamento del diritto nelle scuole superiori (“anche in questo mi è stato utile aver frequentato Giurisprudenza alla Parthenope, perché, grazie ai tanti esami di economia, ho dovuto integrare solo cinque esami per accedere al TFA”), ha continuato l’esperienza romana come cultore della materia: “Si è trattata di un’esperienza lavorativa bellissima, ho collaborato con l’ateneo romano e poi con la Parthenope, sostenendo lezioni e aiutando nell’attività didattica. Poi ho dovuto interrompere perché sono da poco diventata mamma, ma spero di riprendere al più presto l’attività accademica. Nel frattempo porto avanti la mia attività di avvocato ad Avellino, dove vivo con la famiglia”. Un consiglio a chi sta iniziando il suo percorso? “Fate attenzione a Diritto Civile, un insegnamento che è alla base di tutto. Non per niente si dice: Diritto privato, mezzo
avvocato!”.