Eletto il Presidente, è il prof. Francesco Calza

Fiocco rosa alla Parthenope per la nascita della Scuola di Economia e Giurisprudenza, istituita in questi primi mesi del 2017. Nel mese di marzo, inoltre, dopo la costituzione del Consiglio di Scuola, ne è stato eletto il Presidente nella figura del prof. Francesco Calza, docente di Economia e Gestione delle Imprese e Direttore del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. “In questi anni i Dipartimenti economici e giuridici hanno svolto un lavoro importantissimo, internazionalizzando i Corsi, potenziando i double degree, aumentando gli scambi Erasmus, aumentando i corsi in inglese, migliorando in generale i servizi agli studenti. Questi ultimi, inoltre, sono stati sempre più coinvolti nella governance, così come i colleghi sono stati coinvolti maggiormente lavorando ciascuno secondo le proprie competenze per migliorare la qualità dei Corsi di studi. Tuttavia, questo lavoro aveva
bisogno di un coordinamento, non solo per la didattica ma anche per la allocazione delle risorse, nella progettazione e programmazione”, afferma
il neo Presidente. Nasce così questa struttura di coordinamento di secondo livello, che ingloba non solo i tre Dipartimenti di Economia ma anche quello di Giurisprudenza, considerate le tante sinergie che ci sono tra queste realtà anche per i tanti corsi che si incrociano: “Abbiamo voluto scegliere un nome che fosse molto chiaro per gli studenti, che così sanno che questa Scuola incorpora l’offerta dell’economia e della giurisprudenza. È un passo che non è solo il frutto del lavoro fatto negli anni scorsi, ma anche rappresentativo delle intenzioni, dei progetti che vogliamo mettere in campo per gli anni a venire”.
Integrare sempre più l’offerta dei quattro Dipartimenti e costruire un’offerta sempre più valida, in quello che è il Campus di Monte di Dio: uno degli obiettivi. “Abbiamo già una nuova offerta formativa, figlia di questo processo di integrazione, attiva dal prossimo anno. Abbiamo rivisitato i Corsi di studio creando le migliori sinergie possibili e soprattutto intervenendo su questi problemi che abbiamo recepito noi come docenti, abbiamo raccolto dalle testimonianze degli studenti e dal lavoro del Nucleo di Valutazione, in maniera da migliorare e razionalizzare l’offerta, anche eliminando filoni ridondanti o poco fruttuosi, e investendo tutte le risorse in termini di competenze e di saperi su quello che per noi è veramente importante. Abbiamo costruito una ‘gamba forte’ delle Scienze Sociali, alla quale, secondola visione del Rettore, dovrebbe affiancarsi a breve anche una ‘gamba forte’ delle scienze dure, quindi Ingegneria e Scienze”. Sono stati, quindi, potenziati i Corsi di Laurea e, soprattutto, sono stati individuati dei binari che specializzano i ragazzi del terzo anno delle Triennali e del secondo delle Specialistiche in maniera da offrire un profilo formativo più vendibile sul mercato: “I Corsi di Studio avranno dei tagli precisi e chiari, con dei percorsi professionalizzanti. Inoltre, ci saranno percorsi internazionali in lingua inglese; maggiore attenzione alle specifiche dei comparti, ad esempio quello turistico, la professione del dottore commercialista o la pubblica amministrazione, dando una caratterizzazione più forte nei contenuti; un maggiore coinvolgimento delle parti sociali quindi con professionisti ed
imprese; ed anche un maggiore collegamento del percorso della Triennale e della Specialistica con percorsi di Master che già abbiamo attivato e che sembravano slegati”. Inoltre, conclude il prof. Calza, “abbiamo lavorato anche perché venissero rimossi quegli ostacoli, organizzativi, come propedeuticità ed orari, o amministrativi che rallentavano il percorso di studi: vogliamo che i ragazzi meritevoli arrivino più velocemente possibile alla laurea. Sappiamo che ci sono criticità, anche se minime, sull’organizzazione dei corsi. Questo è proprio un altro degli obiettivi della Scuola, fare cioè in modo che gli spazi siano utilizzati in maniera efficiente e non ci siano disservizi. Quindi, anche la riorganizzazione dei semestri, dei corsi e la più omogenea distribuzione delle aule ci consentono di utilizzare al meglio gli spazi che abbiamo e che non sono pochi”.
Valentina Orellana
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