“La ricerca scientifica è divertente”

“UniStem Day 2014 è un’occasione per scoprire insieme un interesse o una vocazione per la scienza e la ricerca scientifica, a partire dai temi e dai problemi affrontati nell’ambito degli studi sulle cellule staminali. Attraverso lezioni, discussioni, filmati, visite ai laboratori ed eventi ricreativi, i ragazzi possono incontrare contenuti e metodi della scienza e scoprire, inoltre, che la ricerca scientifica è divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite sulle prove, sul coraggio e sull’integrità”, spiegano i professori Rosaria Arcone e Mariorosario Masullo, docenti di Biochimica Umana, organizzatori e coordinatori dell’evento alla Parthenope. La giornata, che in questo Ateneo è giunta alla seconda edizione, ha visto la partecipazione di 6 scuole superiori e 360 presenti tra studenti, docenti accompagnatori e pubblico non scolastico. A far sì che essa avesse luogo, la disponibilità e il sostegno del Rettore Claudio Quintano, del Centro Orientamento e Tutorato e del Centro del Calcolo.
Nell’aula Magna della sede del Centro Direzionale, hanno preso parola personalità di grande rilievo nel panorama scientifico internazionale. Tra questi, il prof. Francesco Salvatore, docente di Biochimica Umana, nonché fondatore e Presidente del CEINGE (uno dei più importanti centri di ricerca in Campania nell’ambito delle biotecnologie mediche avanzate), che ha introdotto l’argomento delle staminali con una relazione dal titolo “Le Cellule Staminali: cosa sono, sono buone o cattive?”. Dal titolo “Le cellule staminali tumorali: un bersaglio sfuggente o una nuova via per eradicare il cancro?”, invece, l’intervento del prof. Gennaro Ciliberto, docente di Biologia Molecolare e Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori, IRCCS – Fondazione Pascale Napoli. Successivamente è intervenuta la prof.ssa Francesca Simonelli, docente di Malattie dell’Apparato Visivo e Direttore della Clinica Oculistica della Seconda Università, che, con la relazione “Terapia con cellule staminali nelle malattie oculari”, ha dato una testimonianza di applicazione delle staminali in medicina per la cura di alcune patologie dell’occhio. Ha concluso la giornata la prof.ssa Maria Luisa Iavarone, docente di Didattica dell’Università Parthenope, con la relazione “Una didattica per pensare Scientifica-mente”, in cui è stata sottolineata l’importanza e le caratteristiche alla base del pensiero scientifico e come esso possa essere divulgato.
Insomma, una lunga ed interessante discussione su esempi e applicazioni delle cellule staminali in campo biomedico, che ha molto appassionato gli studenti. Quest’ultimi, infatti, hanno partecipato attivamente al dibattito con domande sia sugli aspetti scientifici che su quelli applicativi ed etici riguardo l’utilizzo delle cellule staminali. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle problematiche relative al metodo “Stamina”.
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