Stabilire un sempre più stretto legame tra formazione e mondo delle imprese per favorire competitività, lavoro e ricerca tecnologica: è questo l’obiettivo dell’iniziativa ‘L’Università e le Imprese. Insieme per l’innovazione e la formazione: opportunità per i giovani’ che si è svolta il 24 aprile presso l’Unione Industriali di Piazza dei Martiri e che ha visto protagonista Ingegneria della Federico II.
La tavola rotonda, a cui hanno partecipato Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II, il prof. Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Ambrogio Prezioso, Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, è partita dai risultati di un’indagine condotta su un campione di imprese associate all’Unione Industriali volta a migliorare la capacità del sistema formativo di rispondere a quelle che sono le reali esigenze del mercato.
L’indagine è stata programmata da un Gruppo di Lavoro composto dal prof. Guido Capaldo, dal ProRettore Arturo De Vivo e dal prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, e da un rappresentante dell’Unione Industriali. Hanno raccolto le interviste a ben 88 aziende di 15 settori diversi, alcuni laureandi in Ingegneria Gestionale con la supervisione del prof. Giuseppe Bruno, coordinatore del Corso di Studio in Ingegneria Gestionale.
“Le finalità dell’indagine erano – spiega il prof. Capaldo – la mappatura delle esperienze di collaborazione con Dipartimenti, studenti, laureandi e dottorandi (quali tirocini, tesi di laurea, stages, assunzioni) realizzate negli ultimi tre anni dalle aziende del campione; capire il punto di vista delle aziende in merito alle competenze tecniche e trasversali manifestate da questi studenti, laureandi e dottorandi nel corso delle collaborazioni; studiare le esigenze di future collaborazioni”.
I risultati dell’indagine sono stati significativi se, come sottolinea ancora il docente, si sfata il mito “dell’assenza di collaborazione tra Sistema delle Imprese e Mondo Universitario. Fatto ancora più sorprendente, mettono in luce che non è vero che le imprese locali non assumono i laureati dell’Ateneo”. I dati mostrano, infatti, che sono ben 61 le collaborazioni tra aziende e dipartimenti su diverse tipologie tra cui borse di studio, contratti di formazione o progetti di ricerca e che ben 170 sono le possibili collaborazioni future individuate dal gruppo di ricerca.
Risultato ancora più importante è il protocollo d’intesa tra Ateneo e Unione Industriali che è stato siglato proprio durante la Tavola Rotonda e che prevede il rafforzamento del collegamento tra Federico II e sistema delle imprese della provincia di Napoli. “Finalità prioritaria di questa rete di relazioni è procedere all’individuazione di opportunità di stage e di inserimento lavorativo per giovani studenti e laureati e – spiega ancora il prof. Capaldo – alla segnalazione di potenziali indirizzi formativi congruenti con lo sviluppo delle imprese e la promozione della competitività del sistema imprenditoriale”.
L’accordo prevede, quindi, diversi ambiti di cooperazione: dall’analisi dei fabbisogni di innovazione tecnologica trasversali ai diversi comparti produttivi territoriali, al programmare e realizzare iniziative “atte ad illustrare le opportunità di maggiore allineamento tra offerta formativa e fabbisogni professionali e formativi del mondo delle imprese, facilitando così l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro”; dal rafforzare l’attività di informazione e orientamento per le scelte universitarie dei giovani, al definire programmi che consentano l’inserimento dei giovani nelle aziende sin dai primi anni di studio con stage, tesi o project work.
Valentina Orellana
La tavola rotonda, a cui hanno partecipato Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II, il prof. Luigi Nicolais, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Ambrogio Prezioso, Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, è partita dai risultati di un’indagine condotta su un campione di imprese associate all’Unione Industriali volta a migliorare la capacità del sistema formativo di rispondere a quelle che sono le reali esigenze del mercato.
L’indagine è stata programmata da un Gruppo di Lavoro composto dal prof. Guido Capaldo, dal ProRettore Arturo De Vivo e dal prof. Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, e da un rappresentante dell’Unione Industriali. Hanno raccolto le interviste a ben 88 aziende di 15 settori diversi, alcuni laureandi in Ingegneria Gestionale con la supervisione del prof. Giuseppe Bruno, coordinatore del Corso di Studio in Ingegneria Gestionale.
“Le finalità dell’indagine erano – spiega il prof. Capaldo – la mappatura delle esperienze di collaborazione con Dipartimenti, studenti, laureandi e dottorandi (quali tirocini, tesi di laurea, stages, assunzioni) realizzate negli ultimi tre anni dalle aziende del campione; capire il punto di vista delle aziende in merito alle competenze tecniche e trasversali manifestate da questi studenti, laureandi e dottorandi nel corso delle collaborazioni; studiare le esigenze di future collaborazioni”.
I risultati dell’indagine sono stati significativi se, come sottolinea ancora il docente, si sfata il mito “dell’assenza di collaborazione tra Sistema delle Imprese e Mondo Universitario. Fatto ancora più sorprendente, mettono in luce che non è vero che le imprese locali non assumono i laureati dell’Ateneo”. I dati mostrano, infatti, che sono ben 61 le collaborazioni tra aziende e dipartimenti su diverse tipologie tra cui borse di studio, contratti di formazione o progetti di ricerca e che ben 170 sono le possibili collaborazioni future individuate dal gruppo di ricerca.
Risultato ancora più importante è il protocollo d’intesa tra Ateneo e Unione Industriali che è stato siglato proprio durante la Tavola Rotonda e che prevede il rafforzamento del collegamento tra Federico II e sistema delle imprese della provincia di Napoli. “Finalità prioritaria di questa rete di relazioni è procedere all’individuazione di opportunità di stage e di inserimento lavorativo per giovani studenti e laureati e – spiega ancora il prof. Capaldo – alla segnalazione di potenziali indirizzi formativi congruenti con lo sviluppo delle imprese e la promozione della competitività del sistema imprenditoriale”.
L’accordo prevede, quindi, diversi ambiti di cooperazione: dall’analisi dei fabbisogni di innovazione tecnologica trasversali ai diversi comparti produttivi territoriali, al programmare e realizzare iniziative “atte ad illustrare le opportunità di maggiore allineamento tra offerta formativa e fabbisogni professionali e formativi del mondo delle imprese, facilitando così l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro”; dal rafforzare l’attività di informazione e orientamento per le scelte universitarie dei giovani, al definire programmi che consentano l’inserimento dei giovani nelle aziende sin dai primi anni di studio con stage, tesi o project work.
Valentina Orellana