Lettere ospita una docente russa

Una docente russa a Lettere. La prof.ssa Vera Dazhina, dell’Università Lomonosov di Mosca, ospite della Facoltà sammaritana il 25 novembre, ha offerto “uno spaccato sulla cultura e la storia di un paese con cui aspiriamo ad avere degli scambi”, come ha sottolineato la Preside Rosanna Cioffi che l’ha introdotta alla platea di allievi del Dottorato di Metodologia conoscitiva per la  conservazione dei beni culturali. Tema dell’incontro “Tracce di Leonardo in Russia: progetti e obiettivi di Alessandro Ponomarev”. Presente in sala anche il prof. Stephen Spedding, docente del Centro Linguistico dell’Ateneo, il quale ha curato la traduzione in italiano di un piccolo opuscolo che ha reso più facile agli studenti la comprensione del seminario, dal momento che si è tenuto interamente in lingua inglese. Ponomarev, esponente di spicco dell’arte contemporanea russa, come Leonardo “ha avuto il merito di creare oggetti unici sotto il profilo artistico e di precorrere i tempi”, ha detto la prof.ssa Dazhina. Una delle prime opere di Ponomarev, un sottomarino, è intitolata al genio fiorentino, perché  “fu proprio Leonardo a proporre l’idea e il principio di un sottomarino nel suo Codex Atlanticus”. La docente è poi passata all’illustrazione di alcune tra le più significative opere di questo stravagante artista: dalla Ship Resurrection, un’intera flotta di sottomarini artistici che ha lo scopo di dimostrare che “le armi da guerra possono rigenerarsi come oggetti d’arte”, fino al Memory of Water, una costruzione prismatica composta di colonne piene d’acqua contenenti all’interno quaranta oggetti;  dal Narcissus Inverse, un progetto che prevede la proiezione di immagini di zone polari riflesse sul pavimento di una sala ricoperta d’acqua, fino al Nimbus Generator, una macchina artistica che reagisce alla vicinanza dell’osservatore emettendo una profusione di anelli di fumo, ciascuno simile ad una sostanza immateriale; passando per le tre installazioni video Wave, Shower e Wipers, per concludere con Subtiziano, sottomarino ricoperto di strutture geometriche astratte sulla cui torre è presente la stella rossa, simbolo tradizionale della Russia Sovietica. Tuttavia “la sua nostalgia è ottimistica e mostra la speranza che si possa vivere in  pace e sconfiggere la guerra”, precisa la prof.ssa Dazhina. Al termine delle proiezioni si è svolto un breve dibattito con docenti e studenti. La relatrice ha risposto in modo esaustivo ad ogni quesito che le è stato posto, sottolineando come le opere di Ponomarev trovino fondi solo da alcune associazioni francesi e dalla Russian Foundation For Art. Prima del termine del seminario, a voler mostrare ogni aspetto dell’arte russa contemporanea, sono stati proiettati dei brevi video della giovane artista Marina Fomenko, allieva della stessa Dazhina, brevi filmati che rappresentano una particolare rivisitazione degli home videos.
Anna Verrillo
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