Mente aperta, curiosità e passione per diventare archeologi

Per la peculiarità degli insegnamenti offerti, il Corso rappresenta “un unicum sul territorio nazionale”, afferma la prof.ssa Simonetta Graziani, docente di Storia del Vicino Oriente Antico e coordinatrice del Corso di Laurea in Civiltà Antiche e Archeologia: Oriente e Occidente. L’organizzazione didattica prevede un primo anno comune e poi la scelta tra tre curricula (Archeologia: Oriente, Archeologia: Occidente, Civiltà Antiche). Solida conoscenza di studi archeo
logici, storici, filologici, linguistici e letterari: gli obiettivi formativi. 
Sempre più gettonato, il Corso ha potenziato il calendario delle altre attività con ulteriori seminari interdisciplinari e cicli di conferenze: “si tratta di piccoli aggiustamenti per arricchire l’offerta formativa in ragione dell’alto gradimento mostrato dagli studenti. Abituiamo i nostri iscritti ad interagire con gli studiosi che incontrano nei libri sui quali si stanno formando: quest’anno, per esempio, hanno seguito seminari con ospiti personalità italiane e straniere di altissimo livello scientifico”. Incontri di questo tipo “stimolano e aprono la mente”. Ad ampliare le opportunità di pratica sul campo, il Museo Didattico “Umberto Scerrato”, sito a Palazzo Du Mesnil: “è un laboratorio aperto agli studenti avanzati, ai dottorandi, che consente di fare esperienza di materiali archeologici di varia epoca e provenienza. Di recente il Museo si è dotato di una nuova collezione (in dono) e un gruppo folto di studenti ha lavorato con grande entusiasmo alla pulitura, al restauro dei materiali”, racconta la docente. Numerose le campagne di scavo sul territorio nazionale e all’estero, “durante le quali i nostri studenti mostrano un’ottima preparazione”.
Tecnici e assistenti di scavo, guide e accompagnatori turistici, tecnici di musei e biblioteche: le possibili occupazioni dopo la laurea di primo livello. “Nonostante la difficile congiuntura, la figura dell’archeologo è molto allettante per i giovani. Molti proseguono gli studi con la Magistrale”. Il nostro Paese non valorizza sufficientemente il patrimonio storico e artistico, così è più difficoltosa la ricerca di una collocazione lavorativa, “ma i nostri studenti sono molto agguerriti!”. 
“La passione”, la caratteristica per diventare uno studente modello. E poi occorrono “mente aperta e tanta curiosità, elemento che muove il mondo. Lo studio del passato ci aiuta a vivere nel presente e a proiettarci nel futuro”, conclude la docente. 
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